Fusione sì, fusione no. A decidere saranno i cittadini di Ponte di Legno e Temù, che domani dalle 8 alle 21 voteranno rispondendo a questa domanda: «Volete che i comuni di Ponte di Legno e Temù siano unificati e che il nuovo comune sia denominato Ponte di Legno?». Anche se la legge regionale non lo prevede, i due consigli comunali si sono espressi chiaramente: basta che il referendum non passi in uno dei due comuni che della fusione non se ne farà nulla.
Ponte di Legno e Temù insieme avrebbero 2.891 abitanti e potranno contare su entrate ordinarie pari a oltre otto milioni di euro e soprattutto avranno la maggioranza delle quote delle società partecipate dell’alta valle, vero cuore e motore del futuro sviluppo di questo angolo di provincia.