Prima riproporranno la questione “Matisse” all’interno del consiglio comunale, chiedendo al sindaco di dare spiegazioni circa l’ammissione di colpa dell’amministratore delegato di Artematica Andrea Brunello (“Ho gonfiato i dati dei visitatori della mostra di Matisse perché avevo bisogno di soldi per pagare i fornitori, non era difficile accorgersi che i conti non tornavano”), poi “se non otterremo chiarimenti presenteremo un esposto alla Corte dei Conti”. Questo quanto deciso dal gruppo consiliare cittadino del Partito Democratico e dichiarato dal capogruppo in Loggia Emilio Del Bono sulle pagine del Giornale di Brescia. L’esposto sarà fatto per omessa vigilanza. Del resto, come sottolinea lo stesso Del Bono: “ Lo scherzo di Brunello è costato alla Loggia 700 mila euro. Bastava guardare i conti. Cosa che evidentemente non è stata fatta dal sindaco Paroli e neppure dalla Fondazione Brescia Musei, che ha staccato l’assegno per Artematica”.
Che i conti andassero controllati è certo, ma che Brunello (dopo tanta tracotanza) accampi come scusa che non fosse difficile accorgersene… è come se uno andasse dal salumiere e quest’ultimo fosse legittimato ad alzare il prezzo perché non è difficile accorgersi dello sbaglio! Qui non difendo chi non ha controllato i conti, ma attacco il fatto che ultimamente i truffatori si sentono sempre più legittimati, quando sono scoperti, a passare con arroganza al contrattacco. Puro medioevo.