Fabio Rolfi, candidato alle elezioni regionali per la Lega Nord, espone la proposta contenuta all’interno del suo programma elettorale inerente gli appalti a “Km Zero”.
“Si parte della consapevolezza – spiega l’esponente del Carroccio – di una grave e profonda crisi economica che ha investito la maggior parte dei settori produttivi della nostra Provincia e della nostra Regione. A fronte di ciò, e considerando che le risorse non sono molte, è necessario trovare soluzioni a costo zero capaci di riattivare il motore della crescita; in questo senso la proposta della Lega Nord in merito agli appalti a “Km zero” può costituire un importante volano per il rilancio della nostra economia.
A questo riguardo vogliamo introdurre, con apposita legge, dei parametri attraverso i quali si posano assegnare dei punteggi privilegiati alle ditte che hanno sede sul nostro territorio e che decidono di partecipare alle gare d’appalto.
Affidare la realizzazione delle opere pubbliche a imprese di casa nostra – prosegue Fabio Rolfi – può portare al raggiungimento di un duplice obiettivo: da una parte quello di dare un nuovo impulso al mondo produttivo e dall’altro una maggiore qualità nello svolgimento dei lavori. Non si tratta di discriminazione ma di qualcosa di oggettivo: chi opera da anni su un dato territorio ne conosce le problematiche e le peculiarità certamente meglio di qualcuno che proviene da 1000 chilometri di distanza.
Inoltre in questo modo si potrebbero anche ridurre sensibilmente i tempi di realizzazione dei lavori ed eventuali inconvenienti, non nuovi a chi opera in questi settori. Capita spesso infatti che l’impresa proveniente da qualche regione lontana, spesso del Mezzogiorno, realizzi i lavori in ritardo o in maniera parziale e discutibile. Non possiamo scordarci poi che è proprio grazie ad appalti affidati a ditte che poco hanno a che fare con la nostra regione che la criminalità organizzata ha potuto radicarsi sul territorio.
Si tratta infine – conclude Fabio Rolfi – di una questione di equità: in questi tempi dobbiamo dare la priorità alle aziende del territorio, abbandonate dallo Stato e vessata da una tassazione fra le più alte del mondo.”
Altra genialata classica da patagno! Mai sentito parlare della Direttiva Bolkestein? La Direttiva è una porcata bella e buona, come la maggior parte di quel che ci propinano le istituzioni europee, però per ora c’è e un amministratore, per quanto incapace, non può ignorarla.
Andate a vedere sul sito del Comune il link datato 2010 sulla piscina di Mompiano dove la giunta Paroli-Rolfi-Labolan i da un bell’esempio di promesse non mantenute… quelle si a Km zero!… con conseguente danno economico per le casse municipali, purtroppo.
Per la cronaca tanti erano i guai combinatati dai predecessori (amici di Labolani sepre a “Km zero”) che la pur rispettabile e ben più professionale impresa attuale non ha potuto ancora terminare i lavori. Vedremo alla fine quanto costerà alla collettività questa “piscina infinita” frutto della filosofia Labo-rolfiana.