Caffaro, Girelli (Pd): bene lo sblocco, ma ora servono soldi e verifiche

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Gian Antonio Girelli, Pd
Gian Antonio Girelli, Pd

La Convenzione fra Regione, Comune e Ministero dell’Ambiente, necessaria per sbloccare lo stallo in cui versa il Sito di interesse nazionale ‘Brescia Caffaro’ è stata sottoscritta: “Bene, ma ora l’assessorato insista per avere più finanziamenti perché i 6,75 milioni di euro oggi sono davvero pochi, e dia l’avvio all’indagine epidemiologica sui cittadini come si è impegnato a fare”, commenta Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd.

Solo ieri (martedì 23 aprile 2013) il Consiglio regionale aveva approvato una delle due mozioni che rimettevano al centro dell’attenzione di Regione Lombardia il tema dell’inquinamento da Pcb, prodotto dall’industria chimica Caffaro sul territorio di Brescia e di alcuni comuni limitrofi. I due documenti ricalcavano l’interrogazione che Girelli ha già depositato e rivolto alla neo assessore regionale all’Ambiente Terzi, in cui chiede di spingere “Regione Lombardia a fare quanto di sua competenza e a caricarla della massima autorevolezza per rapportarsi con i livelli superiori, in particolare sul fronte della richiesta di finanziamenti”. E per quanto riguarda i soldi appena sbloccati, Girelli invita ancora una volta alla massima attenzione: “Capiamo subito come verranno spese queste risorse: il rischio è che buona parte siano destinate a consulenze. Non vorremmo che i primi 2 milioni e mezzo finiscano in carta”.

 

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