Il questore De Matteo: serve la collaborazione di tutti per la sicurezza

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Oggi si celebra la Festa della Polizia, per il 161° anniversario dalla sua fondazione. 3.496 le persone denunciate in stato  di libertà, 354 quelle arrestate 354 dal maggio 2012 fino all’aprile di quest’anno. Commosso il discorso del Questore De Matteo che ricorda la figura del Prefetto Antonio Manganelli "al quale ero personalmente legato da un rapporto di grande stima e di cordialità. A lui va in questo momento il nostro più affettuoso ricordo".

Ampio spazio al territorio, alla sicurezza e alla rassicurazione dei cittadini che in questo momento stanno vivendo un periodo di forte disagio socio-economico nel discorso: "Le problematiche sulla percezione della sicurezza costituiscono un problema delicato, serio, concreto che investe l’intero contesto socio-economico della realtà delle nostre città e che come tale risente, inevitabilmente, di una serie di cause legate a molteplici fattori della società moderna". Continua il questore: "La gente si aspetta, com’è normale che sia, risposte concrete, sia di ordine sociale che di legalità. Grandi sono anche le preoccupazioni che ruotano intorno alle problematiche attinenti al mondo del lavoro, alla precarietà che investe sempre in maniera più massiccia i giovani e, purtroppo, anche i meno giovani, al futuro dei nostri figli, all’insicurezza dell’avvenire, all’impossibilità di avere certezze per non parlare, poi, delle condizioni delle fasce di popolazione meno abbienti, degli anziani, e così via. A ciò vanno poi ad aggiungersi situazioni di disagio quotidiano, dovuto a difficoltà di integrazione, a spaccature sociali, ad una incontrollata aggressività verbale e comportamentale, ad atti di inciviltà e di arroganza non sempre riconducibili a fattispecie penali, che finiscono per generare altre paure, incertezze ed insicurezze le cui cause ed origini sono spesso estranee alle competenze delle forze di polizia. Oggi più che mai la sicurezza è in cima alle esigenze individuali e la domanda da parte dei cittadini è forte e investe tutti i campi: interessa certamente la protezione dell’incolumità fisica e della proprietà, ma punta anche alla salvaguardia di un più ampio panorama di interessi diffusi. Nasce da qui, quindi, l’esigenza di dare vita a un “circolo virtuoso” che, attraverso l’affermazione di un nuovo concetto di sicurezza e della cultura della legalità, ruoti attorno agli investimenti, all’occupazione, al benessere, alla tranquillità sociale, alla cultura dei valori e che fondi la propria efficacia soprattutto all’interno di un processo di ricrescita culturale, etica e morale di cui sempre più il Paese avverte un assoluto bisogno.

Il Questore ha sottolineato che spesso le persone fanno riferimento alle forze dell’ordine per competenze che esulano dalla legge e che quindi è necessaria la collaborazione con enti e istituzioni. "Un’attività di prevenzione, perché sia effettivamente avvertita come fattore di stabilità sociale, deve vedere coinvolti tutti i soggetti, che in qualunque modo possono, o hanno il dovere, di contribuire a rendere più sicuri e vivibili tutti i “territori” in cui i cittadini vivono, operano e intraprendono. Ed allora penso all’istituzione famiglia, alla scuola, agli Enti locali ed Enti in genere, alla parrocchia (per chi è credente), al mondo delle Associazioni, a quello dell’informazione e così via, per finire poi al singolo cittadino".

Toccato anche il tema della giustizia, "con la rapidità dei processi e con l’applicazione della pena. Credo sia necessario sollecitare nei confronti di chi sistematicamente viola le regole della civile convivenza, l’adozione in termini certi e celeri di una sanzione che sia comminata in tempi ragionevoli e che sia effettivamente espiata, perché l’aspetto sanzionatorio non finisca per essere relegato ad una vaga futura promessa o minaccia di condanna. Norme cioè, che diano sicurezza ai cittadini, che restituiscano senso alla giustizia, che rendano merito alla correttezza delle persone oneste, che non vanifichino, e spesso mortificano, l’operato e l’impegno del personale delle forze di polizia".

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