La Procura indaga sulla trasferta mortale che ha ucciso Andrea

Sull’incidente che ha provocato la morte di Andrea Toninelli, il tifoso del Brescia calcio rimasto ucciso in seguito al ribaltamento del pulmann sul quale viaggiava di ritorno dalla trasferta di Livorno, oggi gli inquirenti vogliono far chiarezza. E per farlo prenderanno in considerazione tutti gli elementi utili a capire se una tragedia del genere potesse essere evitata. Certo, l’ammissione di “un colpo di sonno” da parte dell’autista del pulmann è ciò che ha provocato l’incidente, ma esistono altre ragioni che avrebbero potuto evitare all’autista di addormentarsi. In realtà sembra che si potesse fare qualcosa di diverso. A partire dall’orario dell’incontro, posticipato alle 20,45 per assecondare i diritti televisivi, ma anche la partenza dopo due ore dalla fine dell’incontro, fino al blocco dell’entrata degli autogrill da parte dei pulmann dei tifosi che li ha obbligato a fare un viaggio diretto fino a Brescia. Ma non saranno le riflessioni del poi a riportare in vita Andrea, ne tantomeno a lenire il senso di colpa dell’autista. Forse però serviranno a far giustizia e afare in modo che quel che è successo lunedì all’alba non accada più. Intanto mercoledì pomeriggio alle 16 si svolgeranno i funerali di Andrea Toninelli a Lumezzane, alla presenza di tanti tifosi, amici e del Brescia calcio al gran completo.