Sono passati ormai 7 giorni dalla terribile tragedia di Ono San Pietro, che ha visto la morte di Davide e Andrea, due fratellini. Le prove a carico del padre sono sempre più schiaccianti: l’ultima è la conferma dal Sis dei carabinieri di Brescia, che la porta di casa di via Sacadur era stata chiusa a chiave dall’interno e lo scoppio l’ha divelta. Quindi si è così escluso il coinvolgimento di terze persone. La procura ha ordinato di ripetere le analisi tossicologiche sui reperti prelevati in occasione dell’autopsia delle vittime, dopo che i primi esami avevano escluso la presenza di veleni nel corpo dei due bambini che, ricordiamo, erano già morti quando le fiamme hanno avvolto l’alloggio. Dimostrato invece il tentato suicidio del padree Pasquale Iacovone, come dimostrano le tracce di benzina trovate sui capelli, i vestiti e persino nelle prime vie aeree. Il pm Ilaria Dolce, ha anche disposto un nuovo sopralluogo sulla scena del crimine. Come scrive il Bresciaoggi sono sotto esame anche i residui di cibo trovato in una pentola in cucina per verificare la presenza di sostanze letali al lro interno.
ARTICOLO AGGIORNATO ALLE 13 DI MERCOLEDì 24/07/2013