Oduamadi si presenta, a Brescia per migliorare e spiccare il volo

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E’ giovane, anche calcisticamente, e vuole crescere in fretta. Nnamdi Oduamadi, classe 1990, appena arrivato alla corte di mister Giampaolo, cerca a Brescia il decollo definitivo verso una carriera ad alti livelli. Nel ritiro di Temù il giovane nigeriano dopo alcune stagioni nelle giovanili del Milan e un paio di anni tra Torino e Varese, e ormai stabilmente nel giro della nazionale, è stato presentato nella sala consiliare del comune di Temù da Gigi Maifredi. 

Ecco le sue risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala.

Nnamdi Oduamadi, ci racconta un po’ la sua storia?
“Ho iniziato a giocare all’età di 7 anni, e fino a 16 sono rimasto in Nigeria. Poi il mio attuale procuaratore mi ha portato in Italia, a fare un provino con la Berretti del Milan allenata da Franco Baresi. Là ho giocato 5 gare realizzando 13 gol, così sono stato portato in Primavera, dove ho disputato una stagione con Evani in panchina e una con Stroppa, vincendo la Coppa Italia di categoria. Poi sono stato un anno a Torino ed uno a Varese.”

Ormai è da un po’ in Italia: come si trova nel nostro campionato?
“In Italia mi trovo benissimo: ricordo appena arrivato che mangiavo solo riso… Ma poi mi sono abituato bene, sia come alimentazione che nel vostro campionato.”

Brescia potrebbe essere per lei un bel trampolino di lancio…
“Sì, lo so: sono molto contento di questa scelta. Sia perché tutti, ad iniziare da Bonera, mi hanno parlato bene di Brescia, sia perché mister Giampaolo nel suo metodo di allenamento ha delle caratteristiche che esaltano il mio ruolo. Sono sicuro di poter fare bene, per me e per il Brescia. Qui voglio crescere e migliorare. E poi voglio giocare con continuità: a Varese, alla fine, ho iniziato a gennaio a causa di un infortunio all’anca destra.”

Che impressione le ha fatto il gruppo?
“Sembra una frase retorica ma è la verità: sono a Brescia da quattro giorni ma è come se fossi in questo gruppo da sempre. Mi hanno accolto benissimo, come un fratello. A cominciare da Zambelli.”

Ci racconti del suo rapporto col gol…
“Sono un esterno che va spesso al tiro: giocare a piedi invertiti come vuole Giampaolo potrebbe aiutarmi di più in fare realizzativa. Ma nonostante questo sono un tipo al quale piace regalare anche l’ultima giocata al compagno. Certo, se non segno per un po’ mi rattristo… Ma spero che a Brescia succeda poco…”

Che tipo è Oduamadi fuori dal campo?
“Un ragazzo riservatissimo e molto timido. Non ho la ragazza, dedico la mia vita interamente al calcio. Sono cristiano e mi piace tantissimo conoscere gente e fare nuove amicizie.”

Ha affrontato il Brescia due volte l’anno scorso col Varese: nella prima ha realizzato il gol vittoria (3-2 a Varese, n.d.a.); nella seconda il Brescia si è vendicato…
“Al di là di questo sono rimasto davvero piacevolmente colpito dal pubblico del Brescia in quella gara. I tifosi delle rondinelle vi hanno incitato dall’inizio alla fine. Spero che quest’anno sia così in tutte le gare che giocheremo al Rigamonti.”

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