A Botticino i giovani provano a scendere in politica con la creazione del “Laboratorio civico per Botticino”, “un progetto nato per proporre un’alternativa estranea ai partiti in vista delle prossime Elezioni Comunali”, come si legge nella nota di Leonardo Busi, giovane studente di ingegneria a Brescia e portavoce del Laboratorio.
Si tratta di una proposta per il cambiamento orientata al futuro del Paese, per offrirgli una prospettiva che vada oltre il contingente.
“La nostra aggregazione civica vuole contribuire a riannodare il rapporto di fiducia tra cittadini e politica entrato in crisi per l’incapacità dei partiti di autoriformarsi – continua la nota – Al nostro progetto hanno già aderito persone – soprattutto giovani – dalle diverse sensibilità, che hanno omogeneità di visione sulle principali questioni concrete che riguardano Botticino: il bilancio comunale che va reimpostato indirizzando le entrate verso interventi e settori diversi dagli attuali, la riduzione del 25% delle indennità degli amministratori, la riduzione dello stock del debito, la promozione di una programmazione urbanistica trasparente, equilibrata e di qualità, gli interventi urgenti ed organici per le strutture scolastiche e per gli altri edifici comunali, la piccola ma costante manutenzione del territorio e degli spazi pubblici, la sicurezza, le problematiche delle cave e delle attività produttive locali, l’inadeguatezza delle strutture sportive esistenti, la revisione dei servizi sociali che vanno organizzati non più con una logica esclusivamente assistenziale ma secondo il principio del mutuo e reciproco soccorso cittadino-Comune per quanto riguarda l’erogazione di contributi e servizi, le politiche relative a cultura, istruzione e formazione, i rapporti con le realtà associative ed altro ancora”.
Il lavoro del Laboratorio civico per Botticino dei mesi scorsi ha portato alla stesura di un programma che verrà illustrato brevemente alla presentazione ufficiale del progetto, fissata per sabato 1 febbraio alle18.30 alla trattoria “Cave”.