E’ tutta made in Italy la scoperta sulla connessione tra rame nel sangue e sviluppo dell’Alzheimer. A stabilirlo una ricerca condotta dall’Università Cattolico-Policlinico Gemelli e dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, e dell’Irccs Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia che ha messo a punto un esame del sangue in grado di predire il rischio di ammalarsi di Alzheimer.
L’analisi è stata descritta in uno studio pubblicato dall’ Annals of Neurology e misura i livelli di rame libero nel sangue e che, se troppo elevati, trplicano le possibilità di contrarre la malattia che lentamente conduce alla demenza cognitiva. La scoperta, secondo i suoi fautori, potrebbe portare a ridurre i livelli di rame nel soggetto e diminuire così la possibilità di sviluppare l’Alzheimer.Ad oggi è possibile sottoporsi all’esame solo al Policlinico Gemelli di Roma.