I No Tav continuano la loro protesta e accusano il Comune di mancata informazione

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Mentre in via Roncadelle sono partiti i lavori per la Tav, la protesta di Marco Bendinelli e Valentina Zanini, per conto del movimento No Tav, si fa più accesa. Le critiche sono rivolte sia a Italferr, ma anche al Comune per la vicenda delle case in Via Toscana che sono state sgombrate per far posto ai cantieri e alle infastrutture della Tav. I due raccontano al Bresciaoggi come gli abitanti di via Roncadelle abbiano "visto sorgere un muro di cemento di fronte alle finestre", mentre i residenti del Violino "non sono stati informati del ritrovamento di amianto sotto le loro finestre". La Zanini sottolinea come da tempo avessero chiesto un tavolo di osservatorio e confronto col Comune, riguardante "tempi, sui controlli per l’affidabilità delle ditte, sui danni ambientali e i costi per Brescia, sui dati di rilevazione delle centraline che erano state posizionate dalle ferrovie per monitorare il prima da paragonare al poi". I No Tav proseguiranno in questi giorni con una serie di iniziative: si parte con una mostra fotografica itinerante a cura di Iskra Coronelli sulla «Resistenza No Tav» il 28 maggio pomeriggio in piazza Loggia, il 29 alle 18 al Caffè letterario, il 30 alle 20.30 in via Nino Bixio e il 31 alle 17 a palazzo Martinengo di Collebeato.

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