In occasione della visita del Premier Matteo Renzi gli operai della Palazzoli, azienda alla periferia nord di Brescia che si è offerta di ospitare il congresso dell’Aib, non lavoreranno. La dirigenza della fabbrica, riporta il Fatto Quotidiano, ha deciso di sospendere la produzione per un giorno.
“Uno stop legato a necessità logistiche e di sicurezza che derivano proprio dalla presenza del presidente del Consiglio, che avrebbe chiesto espressamente agli industriali di organizzare la loro assemblea in una fabbrica”, spiega a Ilfattoquotidiano.it Luigi Moretti, amministratore delegato della Palazzoli.
I sindacati però parlano di "ferie forzate" e Fiom Cgil si sono già messe sul piede di guerra, dopo la tensione già alta derivata dalle cariche della polizia sotto all’ambasciata tedesca nel corso della vertenza Ast-ThyssenKrupp: "Fermano la fabbrica per un giorno – tuona il segretario della Fiom di Brescia, Francesco Bertoli – perché il rumore della produzione non permetterebbe di sentire i discorsi degli industriali. Ma visto che Renzi è ospite dell’azienda e non dei lavoratori, la giornata potevano pagarla loro”.
Moretti, però, rassicura sull’accordo con i lavoratori, spiegando al quotidiano che "chi dei dipendenti vuole partecipare è invitato. È uno dei loro giorni di ferie, e lo fanno nel periodo dei morti, quindi gli va anche bene”.