Un anno di Locale: 13 chili di droga e 18mila capi falsi sequestrati

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Pur non essendo la principale attività, la Polizia Locale di Brescia ha ottenuto, nel corso del 2014, risultati di grande rilievo in campo giudiziario.  Gli agenti hanno portato a termine sia indagini avviate di propria iniziativa riguardo a fatti penalmente rilevanti, sia indagini delegate dall’autorità giudiziaria, si sono avvalsi della collaborazione del nucleo specialistico e della squadra cinofila, collaborando anche con altre forze di polizia.  

 

Nel 2014 sono state 876 le notizie di reato inoltrate all’autorità giudiziaria, di cui 217 contro ignoti e 659 nei confronti di persone che hanno infranto la legge e che sono state identificate a seguito dell’avvio della procedura di denuncia, per le quali sono previste anche sanzioni penali, rinvii a giudizio e giudizi per direttissima.

Le persone arrestate sono state complessivamente 92 con un considerevole aumento rispetto al 2013 quando gli arresti furono 74. Nel 65% dei casi si è trattato di reati relativi a spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti (eroina, cocaina, hashish, marijuana e alcune piantine di cannabis coltivate in appartamento). La droga sequestrata, per un peso di oltre 13 chilogrammi, ha superato di gran lunga il totale del 2013 che si attestava sugli 8 chilogrammi circa. La squadra cinofila ha contribuito notevolmente con 107 controlli finalizzati alla ricerca di stupefacenti e 151 servizi eseguiti fuori dagli istituti scolastici. Le ispezioni ai parchi e alle aree verdi dell’unità cinofila sono state 222 mentre la squadra a cavallo ha pattugliato il territorio in 112 occasioni contribuendo a portare a termine operazioni di polizia giudiziaria. Il denaro sequestrato come frutto delle attività illecite collegate al mondo della droga ammonta a 61.699 euro complessivi, depositati presso un conto infruttifero a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sono state rinvenute, inoltre, diverse armi tra le quali 2 pistole, 18 coltelli e 4 tronchesi/taglierini utilizzati per i furti in appartamento. Sono stati sequestrati anche 89 telefoni cellulari utilizzati dagli spacciatori e 14 bilancine di precisione per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.

Le segnalazioni alla Prefettura di Brescia, riguardanti tossicodipendenti identificati per i provvedimenti amministrativi collegati all’assunzione di droghe, sono state 18. Altrettante sono state le denuncie in ambito edilizio per abusi o anomalie riscontrate nei cantieri ispezionati.

Le persone denunciate a piede libero sono state 901 contro le 777 del 2013. Le persone sottoposte a rilievi foto-dattiloscopici presso il gabinetto scientifico situato nel comando di via Donegani sono state complessivamente 397 mentre le perizie relative alla veridicità dei documenti sono state 153. Le denunce orali ricevute (in totale 336) variano dalla controversia di vicinato a fatti di una certa gravità che coinvolgono anche minori.

In tutto sono stati 105 i sopralluoghi in immobili degradati e strutture abbandonate, che si sommano all’attività di controllo del territorio nei campi nomadi. In 16 casi le operazioni si sono svolte in coordinamento con altri soggetti quali Asl, vigili del fuoco e uffici tecnici del Comune.

Le attività di polizia giudiziaria sono state particolarmente utili anche per i sequestri di merce falsificata e che hanno riguardato 18.769 capi d’abbigliamento (borse, giubbini, occhiali, orologi ecc…), 152 prodotti alimentari e 84 prodotti cosmetici. In questo ambito sono stati individuati sei alloggi, dislocati in periferia e utilizzati come deposito, dove era stoccata la merce contraffatta.

Un particolare filone delle indagini del 2014 si è concentrato sui fenomeni legati all’imbrattamento e al danneggiamento del patrimonio pubblico. In particolare sono state fatte indagini relative ad atti vandalici sulla metropolitana leggera, sugli autobus urbani e su immobili cittadini. Sono state bloccate alcune bande di writer locali e di altre città che si erano rese protagoniste di azioni illegali. Complessivamente sono stati denunciate 41 persone, alcune delle quali minorenni e sono state eseguite, inoltre, perquisizioni domiciliari anche fuori provincia, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica. Si tratta di indagini molto complesse, sviluppate grazie anche agli occhi elettronici dislocati in più punti del percorso della metropolitana e a bordo dei mezzi pubblici e grazie alle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private collocate su tutto il territorio cittadino. A completare il quadro, le investigazioni tramite internet e i social network dove i protagonisti degli imbrattamenti si sono vantati delle loro azioni istigando altre persone all’emulazione.

Sono stati controllati anche 4 laboratori cinesi che utilizzavano lavoratori non in regola con le normative contrattuali e che avevano gravi carenze igienico-sanitarie, strutturali e impiantistiche, tanto che ne è stata decretata l’immediata chiusura, con denuncia penale a carico dei titolari. Sono stati controllati anche 12 centri massaggi dove alcune ragazze si prostituivano mascherando sotto una parvenza di legalità la vera professione. Anche in questi ambiti il lavoro di controllo ha permesso di portare alla luce condizioni di vera e propria schiavitù alimentata dagli ambienti malavitosi che si annidano in diverse attività gestite da cittadini cinesi. Sulla scorta di quanto appurato sono ancora in corso indagini patrimoniali in collaborazione con la Guardia di Finanza per ricostruire i movimenti della consistente mole di denaro che gravita attorno a queste realtà.

Nel corso dell’anno 2014, inoltre, è stata portata a termine anche un’altra importante operazione, denominata “yellow taxi“, iniziata lo scorso anno per contrastare il fenomeno dei taxisti abusivi, soprattutto nella zona della stazione, che ha portato alla denuncia di dieci persone e al sequestro di altrettanti veicoli usati a tale scopo. L’operazione ha complessivamente prodotto oltre 40 denunce.

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