La minoranza in Comune contro la Castelletti: ci vuole imbavagliare

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Non restano indifferenti i consiglieri della minoranza in Loggia di Forza Italia, X Brescia civica, Lega nord, Piattaforma civica rispetto alla proposta avanzata del gruppo consiliare "Brescia per passione" e della vicesindaco Laura Castelletti, che avrebbero richiesto una modifica del regolamento del Consiglio comunale per limitare le possibilità di intervento della minoranze, accusate di far perdere tempo ai lavori del Consiglio.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE

Abbiamo letto con stupore sui giornali la posizione del gruppo consiliare "Brescia per passione" e della vicesindaco Laura Castelletti, che richiedono addirittura una modifica del regolamento del Consiglio comunale per limitare le possibilità di intervento della minoranze, accusate di far perdere tempo ai lavori del Consiglio.

"Brescia per passione" introduce questa proposta lamentando del tutto a sproposito che nella discussione consiliare della settimana scorsa la minoranza avrebbe fatto ricorso ad un ostruzionismo (strumento peraltro legittimo) che invece non c’è affatto stato.

Ricordiamo i fatti.

La Giunta dopo quasi due mesi di inattività del Consiglio, ha costretto i consiglieri comunali a commissioni ravvicinate, prima, e ad una maratona in consiglio comunale, poi, comprimendo e soffocando in pochi giorni la discussione e la decisione su temi complessi e delicati. Su tutte le delibere di variante urbanistica sugli ex Magazzini generali (NAU) e sulla convenzione per il Parco delle cave Faustini (senza dimenticare la nuova convenzione con l’Aler, e il rinnovo dello statuto del CTB, pure inseriti nel medesimo ordine del giorno).

Forse i consiglieri di “Brescia per passione” erano distratti, ma le pregiudiziali sull’area degli ex Magazzini Generali presentate da Lega, Forza Italia e X Civica Brescia, sono state tutte di vera sostanza politica ed urbanistica e non erano affatto ostruzionistiche. Lo conferma la "raccomandazione" presentata dalla stessa maggioranza, compresa la capogruppo Mafalda Gritti, con cui è stato chiesto alla Giunta di tener conto di molti degli aspetti sollevati dalla minoranza nelle questioni pregiudiziali, che – lo ricordiamo – riguardavano:

– la necessità della Valutazione Ambientale Strategica,

– la mancanza del parere della commissione paesaggio,

– la demolizione delle storiche “Casere”,

– la mancanza di finalità pubblica nel nuovo programma integrato,

– la nuova ubicazione del centro commerciale non autorizzata dalla Regione,

– il danno economico alle casse comunali di questo accordo rispetto al precedente.

Temi importanti, non cavilli.

La discussione su NAU è finita di notte perché era iniziata quando erano già le 18 e 30. E ricordiamo che più volte tutti i consiglieri di minoranza avevano chiesto invano di chiudere il Consiglio e rinviare ad altra seduta la delibera, per approfondire i vari aspetti critici (davvero uno strano modo di fare ostruzionismo, che vuol dire "tirare in lunga" la discussione).

In sostanza, il Consiglio e non solo la minoranza si è trovato a dover decidere su questioni molto complesse in condizioni umilianti, ennesimo caso di “mobbing istituzionale”. E adesso la vicesindaco, uscendo peraltro dal suo ruolo, ci fa anche la predica sul "bon ton" del bravo consigliere. Perché allora quando Laura Castelletti era consigliere di minoranza si lamentava delle condizioni di minorità in cui diceva di essere costretta a lavorare, e perché accusava la Giunta Paroli di strozzare i dibattiti e di non avere ricevuto per tempo i documenti?

Se “Brescia per passione” e la vicesindaco, stando in maggioranza, vogliono cambiare le regole per mettere a tacere il dissenso delle minoranze significa che non hanno abbastanza passione per le regole democratiche. La voce delle minoranze ci ricorda infatti che siamo in democrazia.

Se Benzoni, Gritti e Castelletti considerano una seccatura la democrazia, facciano un altro mestiere.

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1 COMMENT

  1. In realtà l’infelice uscita è della Mafalda, politicamente la brutta copia della sua capa. Non ho mai notato interventi della Gritti che rimarranno, diciamo così, negli annali della politica locale bresciana. Magari in quella di Castel Mella, ma non di Brescia.

  2. Sono sopra le parti, nel senso che non faccio politica, alla quale guardo, da cittadino, in modo sempre più distratto e deluso. Sul caso di cui si discute, voglio solo precisare che chi ha cose da dire – cose, non chiacchiere più o memo argomentate – può benissimo dirle in un tempo breve. Sarà un modo ancora più efficace, ed anche meglio verbalizzabili, a futura memoria.

  3. Sono sopra le parti, nel senso che non faccio politica, alla quale guardo, da cittadino, in modo sempre più distratto e deluso. Sul caso di cui si discute, voglio solo precisare che chi ha cose da dire – cose, non chiacchiere più o memo argomentate – può benissimo dirle in un tempo breve. Sarà un modo ancora più efficace, ed anche meglio verbalizzabili, a futura memoria.

  4. Francamente, che la richiesta venga solo e proprio oggi da una persona, come la Castelletti, che per dieci anni è stata Presidente del Consiglio Comunale di Brescia, ha un po’ del clamoroso. Ma la Signora ci pare negli ultimi tempi assai strana e rabbuiata e, forse per questo, bisogna capirla.

  5. ovvio che e’ arrabbiata non se la fila piu’ nessuno da una possibile candidata sindaco e’ scesa a percentuali tipo SEL RIf com o civiche varie ahahah…tutti tappetini del PD renziano

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