Sel contro la differenziata a sistema misto: meglio il porta a porta

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All’interno del dibattito che negli ultimi mesi ha attraversato Brescia e la sua amministrazione riguardo al procedimento per la raccolta differenziata dei rifiuti, Sinistra Ecologia Libertà, approfondendo l’argomento con studi e confronti anche con altre forze politiche e con le associazioni ambientaliste, si è dichiarata per il sistema “porta a porta”. La scelta di sperimentare, invece, il sistema “misto” tra porta a porta e calotta, è stata bocciata da Sel.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

Gli obiettivi della raccolta differenziata devono essere almeno: 1) l’applicazione di una tariffa puntuale, dove chi produce più rifiuti non riciclati/riciclabili paga di più; 2) raggiungere in pochi anni (entro la legislatura certamente) almeno il 65% di raccolta differenziata; 3) raggiungere entro lo stesso periodo una percentuale di effettivo recupero di almeno il 50% dei rifiuti.

Pensavamo che per l’amministrazione comunale fosse arrivato il tempo di rompere gli indugi e fare una scelta chiara, senza ambiguità; sicuramente il sistema misto indicato dalla giunta rappresenta un passo in avanti rispetto all’attuale raccolta differenziata a cassonetto libero, ma non è sufficiente e inoltre rischia di far perdere alla città tempo e soldi (tanti) senza raggiungere gli obiettivi voluti.

Le indicazioni presentate dalla giunta sono almeno timide e sembrano condizionate da interessi “aziendali”, a prescindere dagli obiettivi; la nostra scelta del “porta a porta” invece non è ideologica né condizionata, ma deriva dal fatto che l’esperienza accumulata dalle città con percentuali di differenziazione e recupero ben più alte di quelle bresciane dimostra che solo così si raggiungono obiettivi soddisfacenti in tempi ragionevoli.

Certo la giunta bresciana ha per ora prodotto solo una “comunicazione” ma le conferenze stampa che sono seguite sembrano dare il segno d’una decisione presa.

Stupisce il fatto che la stessa decisione presentata ai giornalisti verrà nei prossimi giorni discussa in maggioranza, poi con le commissioni consiliari ed infine con i consigli di quartiere: non sarebbe stato giusto prima discutere e poi decidere?

Ci auguriamo ancora tuttavia che le prossime occasioni di confronto siano condotte senza preconcetti e condizionamenti “aziendali” che pieghino le aspettative della città ad interessi particolari e possano così dare risultati positivi per la città.

La prima mossa in questa direzione sarebbe affidare la valutazione di costi e benefici dei diversi metodi di raccolta differenziata a uno studio terzo e indipendente: Sinistra Ecologia Libertà chiede con forza almeno questo passo.

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1 COMMENT

  1. non gli va bene la differenziata, non gli va bene l’accordo con faustini, non gli vanno bene i magazzini generali, non gli va bene il registro coppie di fatto. Ma perchè non stanno all’opposizione?

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