Nuovo carcere in città, pool di aziende pronto a realizzarlo in project financing

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Un pool di privati potrebbe decidere di costruire un nuovo carcere a Brescia così da chiudere definitivamente l’obsoleto penitenziario di Canton Mombello che da anni soffre una situazione di profondo sovraffollamento che rende difficile la gestione dei carcerati e la vita in genere all’interno del carcere.

A fare pressing sul Ministero, che ha congelato il piano carceri per mancanza di fondi, c’è il deputato bresciano del Pd, Alfredo Bazoli che al Corsera di Brescia ha spiegato: “Ho già avuto un primo contatto con il ministro Orlando e si è detto interessato e disponibile ad approfondire la proposta”. E inoltre, cosa da non sottovalutare, il governo non dovrebbe sborsare alcuna cifra iniziale per la realizzazione del nuovo carcere, la cui “struttura verrebbe realizzata in project financing – ha continuato Bazoli -: secondo la legge sugli appalti è applicabile anche ad un carcere. Sarebbe un progetto pilota, il primo in Italia, visto che c’è qualcosa di simile a Bolzano ma lì ha contribuito finanziariamente la Provincia”. Bazoli ha confermato inoltre che “ci sono dei professionisti bresciani interessati all’operazione” che dall’operazione puntano a “guadagnare” la gestione ventennale dei servizi (mensa, lavanderia, pulizie) che verrebbero pagati dallo Stato, che entrerà poi in possesso dell’immobile. A seconda dei servizi che verranno gestiti dalle imprese, lo Stato riconoscerà loro da 40 ad 80 euro per detenuto al giorno a seconda della manutenzione che faranno, cifre che per Bazoli rappresenterebbero “un grande risparmio per lo Stato”.

Da parte sua la Loggia, attraverso l’assessore alla Sicurezza, Valter Muchetti ha fatto sapere di essere intenzionata a “farsi promotrice con il Ministero per sbloccare una situazione drammatica, il Comune non si sottrarrà al suo ruolo di guida”. Oltre ai guadagni derivanti dalla gestione dei servizi, agli eventuali investitori “lo Stato riconoscerà anche la diminuzione del personale – ha spiegato Muchetti – Le nuove tecnologie, telecamere e chiusure centralizzate, ridurranno i dipendenti pubblici: un risparmio che sarà riconosciuto all’operatore”. E Canton Mobello che fine farà? “Il Ministero potrebbe darlo in concessione al vincitore del bando, o alienarlo. È un immobile tra le mura venete, ha il suo interesse”.

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