Faceva decisamente troppo caldo per indossare la solita felpa verde con la scritta del luogo che lo ospitava, così ha optato per un inconsueto "torso nudo", ma per il resto è stato il solito Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio tra sabato e domenica è stato ospite degli organizzatori della festa dell’orgoglio leghista di Marone.
La notte tra sabato e domenica Salvini l’ha trascorsa presso l’hotel Rivalago di Sulzano, poi si è spostato a Marone per il pranzo, con 450 sostenitori. C’è stato anche il tempo per il suo primo bagno nelle acque del Sebino, e di alcune interviste come quella pubblicata stamane sul quotidiano Bresciaoggi. La prima considerazione è da vacanziero: "Sono arrivato a 42 anni prima di scoprire quanto fosse bello questo lago. Refrigerante e tonificante… Far politica per la Lega consente anche questi spazi di grande e inatteso relax…".
Entrando nel vivo dell’intervista, Salvini ha risposto alle domande sui profughi e sul fatto che lo Stato sia in ritardo con i pagamenti degli albergatori, anche bresciani, che li ospitano: "A questo punto ci viene il dubbio che a Roma Renzi e Alfano lo facciano apposta per far arrabbiare la gente, sindaci, cittadini e commercianti. Altrimenti non ha senso un’idiozia del genere. Le città come Brescia stanno esplodendo. Noi come Lega cerchiamo di arrivare ovunque e di risolverla con le buone maniere mandando l’Asl o i vigili. Ma temo che con il clima che si è creato succederà qualcosa di grave. Piccola nota per quelli che ospitano: poi non si lamentino se gli distruggono tutto e non vengono pagati. Non si lamentino perchè chi mette a disposizione un suo bene per fare affari con gli immigrati sa quello che rischia".
Anche alcuni sindaci di sinistra si stanno rifiutando di ospitare i profughi, Salvini ha risposto anche su questo: "Non è più un problema di destra o sinistra e Lega. Qui è un problema di scontro sociale che il Governo Renzi sta alimentando. Per questo faccio appello a tutti i sindaci di centrosinistra bresciani perbene affinché sostengano la linea della coerenza".
Infine, una suggestione su ciò che potrà rappresentare la Lega nel futuro della provincia di Brescia e del capoluogo: "Qui la Lega, grazie al segretario provinciale Paolo Formentini a Brescia e Beppe Donina in Vallecamonica, con Stefano Borghesi e Simona Bordonali, può diventare vera maggioranza".
(red.)