I tempi per lo smaltimento dell’amianto sono stati fissati e danno tempo ancora sei mesi per bonificare, ma ora Brescia si trova a dover fare i conti con chi, ritardatario, decide che la soluzione più comoda (per se stesso) ed economica (sempre per stesso) sia quella dell’abbandono abusivo.
Lastre di eternit e amianto vengono così abbandonate in ogni dove, vicino ai cassonetti, ma specie nelle aree dismesse, in particolare quelle che confinano con la zona industriale. La Polizia Locale nel corso del 2013 ha scoperto 43 sversamenti di amianto abusivo, mentre dall’inizio dell’anno a luglio sono già stati registrati 34 ritrovamenti. Ogni ritrovamento e successivo smaltimento è costato circa 800 euro.
Il problema dell’amianto resta sempre la sua micro polverizzazione, dovuta principalmente all’erosione di pioggia e vento, ma anche all’eventuale frazionamento che sprigiona particelle cancerogene nell’aria.
Dall’ inizio del 2015 sono otto persone denunciate per il trasporto atto allo scarico abusivo di materiale, sequestrato insieme ai loro veicoli. Ma secondo le stime sarebbero ancora 800mila i metri quadrati di coperture in amianto da togliere da tetti e capannoni bresciani.
ma secondo voi uno non ha i soldi per pagare operai o l’affitto di casa e li spende perché il governo ha dato l’ultimatum? ma dai, fatemi il piacere. gli abbandoni aumenteranno e le multe non le pagheranno
dovrebbe essere lo stato a capire che certe spese in questo momento sarebbe meglio evitarle alla gente, ma cosa volete: loro certi problemi economici non li hanno e non capiscono…
farabutti…è la salute di tutti ad andarci di mezzo!!!
Proprio così.
Chi tratta l’amianto al di fuori delle norme è un vero e proprio assassino di massa, uno stragista! E cosa gli fanno? Una denuncetta destinata alla prescrizione e sequestro del materiale e del mezzo usato per il trasporto??? Dovrebbero buttare la chiave dopo avere rinchiuso chi trasporta e chi gli ha affidato il lavoro!