Il bresciano don Ovidio Vezzoli è il nuovo vescovo di Fidenza. La nomina è arrivata la scorsa settimana ed è stata ufficializzata anche a Brescia dal vescovo Luciano Munari.
Don Vezzoli è nato ad Adro il 2 gennaio 1956. Da allora – passando per il seminario di Brescia – ne ha fatta di strada. A Fidenza prenderà il posto di Carlo Mazza, che lascia per sopraggiunti limiti d’età (come accadrà a poco a Munari a Brescia) per seguire le orme di tanti altri sacerdoti bresciani che sono stati nominati vescovi in diverse province italiane. Il nome più noto è quello di Francesco Beschi che regge la vicina Bergamo, una delle diocesi più potenti d’Italia. Ma è di pche settimane fa l’annuncio della promozione di monsignor Gianmarco Busca, che dal 2 ottobre regge la Diocesi di Mantova. Mentre a ottobre il papa aveva nominato vescovo di Savona-Noli il 61enne Calogero Marino, di origini bresciane, ma trasferito a nove anni con i genitori sulla Riviera Ligure. E non sono gli unici.
Ma ha ancora senso il ruolo di vescovo e l’esistenza di questa casta che tanto non fa nulla?
Non ha alcun senso il ruolo di vescovo. Fa parte di un antico retaggio teso a creare caste, ricchezze, privilegi, divisioni e a sottrarre risorse alla povera gente. Quindi non c’e’ nulla da rallegrarsi o da essere contenti. Semmai bisogna gioire quando vediamo che non ci sono piu’ preti: meno persone da mantenere e che fanno danni….