Trenord, più di 200mila per Papa Francesco

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Papa Francesco, foto da web
Papa Francesco, in visita

Hanno circolato come da programma i 408 treni a composizioni rafforzate, di cui 66 straordinari, messi a disposizione da Trenord per l’incontro con Papa Francesco ieri al Parco di Monza.
Complessivamente, hanno viaggiato sui convogli Trenord 200mila fedeli. Affollati soprattutto i treni del rientro. Dalla stazione di Monza, in particolare, nel pomeriggio sono ripartiti in 60mila, a fronte delle 32mila persone arrivate con i treni del mattino. I treni hanno circolato regolarmente, incarrozzando ciascuno un migliaio di passeggeri ogni 5/10 minuti. Il deflusso iniziato alle 18, coordinato dalle Forze dell’ordine e coadiuvato da personale Trenord e volontari della protezione civile, si è concluso alle 21,30 con la partenza da Monza dell’ultimo treno straordinario.
Durante la giornata, oltre agli equipaggi Trenord ha schierato 150 addetti alla clientela nelle stazioni milanesi, nelle principali stazioni di partenza e nelle “stazioni porta” di Monza, Villasanta, Lissone e Arcore.

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2 Commenti

  1. Chissa’ con che animo caritatevole saranno tornate a casa queste 200 mila persone… Da domani 200 mila bisognosi in meno sulla strada e un mondi molto piu’ bello e giusto, come il clero insegna con l’esempuo da duemila anni, vero?

  2. Un milione e trecentomila euro il costo per l’allestimento del palco del buon francesco, che poi si fa vedere a fare i propri bisogni nel bagno chimico (che stella!! Proprio come noi mortali…). Niente da dire se a pagare fosse solo ed esclusivamente la chiesa (a parte il fatto che la chiesa, visto che ha tutti questi soldi da spendere, li avrebbe spesi meglio dandoli a tutti i poveri). Il problema nasce dal fatto che comune di Monza e Regione Lombardia hanno stanziato notevoli fondi per una visita che poteva fare a meno di fare, visti i tempi. E non per lui, che tanto i terroristi non lo colpiranno mai perchè sono già d’accordo con la chiesa per sottomettere il mondo laico, ma per la gente che, inevitabilmente, è accorsa creando le condizioni (e facendo spendere alla comunità) per possibili attacchi terroristici. Tutti soldi che sarebbero stati meglio impiegati per controllare le periferie, aiutare chi non ha lavoro e casa, chi non arriva a fine mese. Tutti messaggi che il bravo francesco, a parole continua a sbandierare, ma a fatti anche a lui piace spendere per farsi vedere. Mah, per il mondo dello spettacolo religioso di oggi, tutto va bene, pur di creare popolarità verso questo papa che mi pare che più che un religioso, sembri una pop star. E infatti i grandi entusiasmi dell’inizio sono già abbondantemente passati e dimenticati dall’assenza assoluta di fatti…

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