Il deputato Luigi Lacquaniti lascia il Partito democratico

Dopo l'assemblea nazionale del Pd di ieri, a cui ha preso parte, il deputato del Pd Luigi Lacquaniti ha deciso di lasciare il partito in cui era approdato nel 2014 dopo essere stato eletto in Parlamento nelle file di Sel

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Luigi Lacquaniti
Luigi Lacquaniti

Dopo l’assemblea nazionale del Pd di ieri, a cui ha preso parte, il deputato del Pd Luigi Lacquaniti ha deciso di lasciare il partito in cui era approdato nel 2014 dopo essere stato eletto in Parlamento nelle file di Sel.

Lacquaniti aveva preso parte al recente congresso del Pd sostenendo la candidatura di Andrea Orlando (era accreditato come un esponente della cosiddetta fazione liberal). Dopo la vittoria di Renzi, come altri rappresentanti nazionali e locali, ha quindi deciso di lasciare il partito.

Secondo le indiscrezioni raccolte da BsNews.it, l’interessato spiegherà nelle prossime ore le motivazioni della decisione, non ancora annunciata ufficialmente ai vertici del partito.

DI SEGUITO LA NOTA INVIATA DOPO L’ARTICOLO DI BSNEWS.IT

Giovedì 4 maggio, subito dopo il voto alla Camera sulla Legittima difesa, ho consegnato alla Presidente Boldrini la lettera con cui ho comunicato l’abbandono del Gruppo del Partito Democratico. Contestualmente ho comunicato a tutti i livelli di partito la mia uscita dal PD, ho confermato a Valentino Righetti candidato sindaco a Desenzano del Garda il mio pieno sostegno e mi sono messo a disposizione degli iscritti della mia sezione. La recente elezione di Matteo Renzi a segretario del PD, le sue stesse esplicite dichiarazioni contrarie al Centrosinistra in vista delle prossime elezioni politiche, per giunta in un quadro di estrema frammentazione, costituiscono un impedimento alla ricostruzione di un progetto di governo della Sinistra. In tal senso l’approvazione di provvedimenti recenti come parte del “Pacchetto Minniti” e la stessa Legge sulla legittima difesa, segnano un evidente avvicinamento alle Destre, con scelte che nulla hanno a che fare con la storia, i valori, i principi fondanti della Sinistra. Sono stato sempre fedele al progetto del Centrosinistra e intendo continuare a esserlo. Proseguirò il mio mandato parlamentare nel Gruppo Misto della Camera, per il momento, con l’obiettivo a cui non rinuncerò mai della ricostruzione del progetto politico dell’Ulivo. On. Luigi Lacquaniti

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6 Commenti

  1. Come avevo facilmente profetizzato, con zero prospettive di ricandidaturavincente, Lacquaniti ha di nuovo cambiuato casacca: è tornato nel Gruppo Misto, dove già era tranistato, cioè quarto passaggio in una sola legislatura. Ma non è finita, dobbiamo arrivare presumibilmente ad aprile 2018. Potrebbe battere tutti record ed entrare nel Guiness dei Primati…

  2. Ah, Nostradà, è da quest’inverno che ho deciso di non ricandidarmi alle prossime politiche. E l’ho annunciato al 25 aprile a Desenzano. E i motivi sono strettamente privati. Siccome hai la palla di vetro, sicuramente puoi leggere il referto medico di una persona della mia famiglia, che mi ha indotto a questa decisione. Mi sa che come indovino, non vali molto…

    • Lasci pedere le battute, perchè la politica ci è troppo nota in alcune sfumature, e ci dica come mai dal Gruppo Misto è andato nel PD per poi tornare di nuovo nel Gruppo Misto provenendo a inizio legislatura da SEL. Scusi, Lei non deve magari rendere anche conto a chi l’aveva eletto nel 2013 ? E poi, scusi, un referto medico le consiglia di non ricandidarsi, ma che può continuare però a fare il parlamentare fino all’aprile dell’anno prossimo denza nocumento alcuno ? Strano, come referto. Le viene anche magari prescritto di resistere eroicamente almeno fino a settembre del 2016 ? …

  3. Lacquaniti lascia per motivi legati alla salute di una persona cara …. motivi di salute che scatteranno all’inizio della prossima legislatura … per ora rimane in Parlamento pur dovendo subire ogni mese l’accredito del lauto stipendio ! Peccato , dopo la critica socio-politica-culturale del binomio Bigio-Palladino ero ormai fermamente convinto di votarlo e farlo votare da amici parenti ecc …

  4. Come ho scritto nel mio comunicato stampa, non mi sono mai spostato nella mia attività politica, da vent’anni ad oggi, dal riferimento ideale al centrosinistra. Si può essere d’accordo o meno. Ma questo è. Quando lasciai SEL lo feci perché SEL aveva lasciato quel progetto politico. Anche in questo caso si può essere d’accordo o meno, ma questo è. Il PD di Renzi guarda ormai a un progetto che esclude una ricostruzione del centrosinistra. Ne ho tratto le conclusioni.
    Quanto alla bassezza delle allusioni che fate, si commentano da sè. Come sanno quasi tutti a Desenzano e dintorni, ho scelto di non ricandidarmi dopo un colloquio e in accordo con analista e neuropsichiatra che seguono mia figlia. Decisione che risale allo scorso inverno e resa nota il 25 aprile a Desenzano. Francamente la bassezza delle vostre allusioni è quanto di peggio ho incontrato durante il mio mandato parlamentare. Aveste almeno il coraggio di firmarvi…

    • Finalmente abbiamo capito, poveri ignoranti e pure stolti. Stando alle sue affermazioni ed a rigor di logica, il Gruppo Fritto-Misto le consente oggi di mantenere il suo riferimento ideale al centrosinistra, altrimenti per coerenza, ed è lei che lo sostiene, non le resterbbe altro che dimettersi subito da parlamentare. Ma il caso vuole che (partendo da un partito di sinistra marcata come SEL che l’aveva nominata parlamentare nel 2013), già lì si trovasse prima di traghettare nel PD. Ne deduciamo allora che, nel primo passaggio, anche il Gruppo Misto…abbia ad un certo punto tradito il suo imprescindibile riferimento ideale al centrosinistra (questa mi era ignota) consigliandole il passaggio immediato nel PD renziano, cioè quello che è sempre stato notoriamente assai arduo catalogare formazione di centrosinistra. Quindi, tutti devono crederle perchè “così è se vi pare”, come direbbe Pirandello. Disarmante, diciamo invece noi, cittadini ed elettori che dovremmo ancora credere nella rappresentanza e magari anche nel popolo sovrano…

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