Rinviati a giudizio due medici, dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia. L’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato e concorso in falso ideologico. Prosegue dunque la bufera giudiziaria sull’istituto bresciano che ha anche un altro fascicolo aperto in Procura per nepotismo e truffa ai danni dello Stato per false certificazioni di analisi sul latte.
Nel caso in questione, però, al centro della disputa c’è un corso di aggiornamento affrontato da uno dei due medici che l’Istituto non ha mai autorizzato e per il quale, invece, il medico ha chiesto e ottenuto fino a 5.000 euro di rimborsi. Spese autorizzate dal suo diretto superiore, l’altro medico indagato. L’uomo, secondo quanto ricostruito dal pm Ambrogio Cassiani, per circa un anno si sarebbe recato all’università di Milano non per frequentare i laboratori dell’ente come dichiarava ma per seguire le lezioni di un corso di aggiornamento.
Una soffiata anonima in Procura avrebbe fatto scattare i primi accertamenti e poi le indagini. Ora il gup Lorenzo Benini ha rinviato a giudizio i due medici, la prossima udienza del processo è fissata per il 16 gennaio.