Brescia è la sesta provincia italiana per valore assoluto, con 151 milioni di euro di rimesse che gli immigrati mandano ogni anno all’estero, ai paesi d’origine. A dirlo è unelaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese, Istat e World Bank 2016 e 2015 e dati Banca dItalia, 2012-2016.
Dai dati emerge anche che nella leonessa la crescita è stata del 3,9 per cento a fronte di una media lombarda dell’1 per cento e di un dato negativo in Italia (meno 3,4 per cento). Nel complesso le rimesse degli immigrati della Regione valgono 1,2 miliardi di euro.
LE RIMESSE BRESCIANE PER PAESE
Nel Bresciano le maggiori rimesse sono quelle che vanno verso il Pakistan (20,935 milioni, 13,9% del totale), seguite da India (19,875, 13,2%), Senegal (17,199, 11,4%), Romania (12,086, 8,0%), Marocco (7,845, 5,2%), Filippine (7,062, 4,7%), SRI LANKA (6,877, 4,6%), Bangladesh (6,784, 4,5%), Brasile (5,05, 3,3%) e Albania (4,08, 2,7%).
LE RIMESSE LOMBARDE
Dove vanno le rimesse lombarde? Soprattutto in Senegal le rimesse provenienti da Bergamo (18,1% delle rimesse totali dalla provincia) e Lecco (22,4%), in Pakistan da Brescia (13,9%) e Monza e Brianza (12%), in Romania da Como (8,9%), Lodi (20,8%), Pavia (17,7%) e Varese (9,9%), in India da Cremona (29,6%) e Mantova (23,5%), in Marocco da Sondrio (10,3%), nelle Filippine da Milano (15%). Nel 2016 aumentano soprattutto le rimesse verso lo Sri Lanka, circa 20 milioni di euro in più in un anno, Bangladesh, 9 milioni in più, e Pakistan, 6 milioni in più. Continuano a ridursi le rimesse cinesi, -35%, da 59 a 38 milioni in un anno (-39,8% lanno prima).
I DATI COMPLETI DELLE RIMESSE LOMBARDE
Di seguito un documento con tutti i dati delle rimesse lombarde suddivise per provincia.
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Ecco l’ennesimo esempio di lavori, logicamente sottopagati e con scarse tutele, fatti da disperati che, se fossero in regola e pagati adeguatamente come ogni essere umano avrebbe diritto, sarebbero fatti da italiani, vista la spaventosa disoccupazione che abbiamo. Un paese anomalo l’italia: con una disoccupazione verso l’11% attira manodopera straniera… Il sospetto che ci sia una volonta’ da parte degli industriali di abbassare le tutele a tutti e dei sindacati (in primis cgil) di illudere e fare tessere ai lavoratori disperati (gli unici che credono a questo costoso e privilegiato carrozzone) e’ molto forte e fondato…. (Guarda un po’ che quando ci sono di mezzo i soldi e gli interessi industriali e sindacalisti sono d’accordo anche a distruggere il lavoro sano…