Arriva anche a Brescia, e con conseguenze significative, il caso dei tutor e del brevetto che – secondo una recente sentenza – sarebbe stato violato dall’azienda che li ha collocati lungo la gran parte della rete stradale italiana.
LA SENTENZA SUI TUTOR
La Corte d’appello di Roma, infatti, ha stabilito che i sistemi di rilevazione della velocità media, i cosiddetti tutor, collocati lungo la rete di Autostrade per l’Italia violano il brevetto di un’azienda fiorentina, la Craft. Un caso aperto nel 2006 con il ricorso e “chiuso” più di 11 anni dopo, con il dispositivo che impone la rimozione immediata (con la distruzione) degli impianti copiati e una penale di 500 euro al giorno di ritardo.
LE CONSEGUENZE PER BRESCIA
Autostrade, che pure ha annunciato l’intenzione di fare ricorso, ha già fatto sapere che sostituirà i tutor con altri sistemi e nel frattempo – tre le settimane previste per i lavori – pagherà il dovuto. Ma il caso tocca in maniera pesante anche Brescia: gli stessi impianti sono collocati lungo la tangenziale Sud. Per il momento i controlli continuano, ma presto sarà necessario spegnere le rilevazioni e sostituire gli impianti. Contestualmente, però, il Broletto ha annunciato l’intenzione di rivalersi sul fornitore.