Un’opera d’arte, una provocazione politica, un’opera religiosa persa da qualche sacerdote, una scala per gli appartamenti dei piani superiori.
Non hanno limite le ipotesi sul significato della croce in legno che nei giorni scorsi è apparsa davanti al bar Mirage di via Rodi, a due passi dalla piscina.
In brevissimo tempo l’immagine della croce ha creato polemica su Facebook, dove i membri del gruppo “Io Amo Brescia perchè” hanno espresso una supposizione dietro l’altra.
La risposta definitiva arriva dal quotidiano Bresciaoggi, che ha chiamato in causa i proprietari del bar Mirage: la croce è un’opera d’arte contemporanea realizzata proprio dal titolare del bar Michele Saviano e dal suo amico Beppe, un artista bresciano.
Particolarità dell’installazione, che già di per sé è in grado di attirare l’attenzione dei passanti, è che di notte s’illumina, mostrando alcune figure invisibili alla luce del sole.
Nessuna provocazione dunque, nè tanto meno messaggi politici o religiosi subliminali.
La croce di via Rodi è solo arte. (lu.ort.)