Omicidio Manuela Bailo, Pasini vuole uscire dal carcere: la parola ai giudici

Ora si attende la decisione dei giudici sulla scarcerazione. Ma anche l'esito finale dell'autopsia sul taglio al collo della giovane vittima

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Manuela Bailo e Fabrizio Pasini
Manuela Bailo e Fabrizio Pasini

Fabrizio Pasini, ieri, ha confermato per intero la sua versione dei fatti, quella dell’incidente, chiedendo di essere scarcerato e di essere collocato ai domiciliari in attesa del processo. Ma la pubblica accusa si è opposta, sottolineando di avere nuovi elementi a carico del 47enne che nella nottata del 28 luglio ha ucciso la collega e amante Manuela Bailo. Tutto secondo attese, o quasi, nella prima udienza a carico dell’ex dipendente della Uil detenuto con l’accusa di omicidio volontario a Canton Mombello. E ora la parola passa ai giudici.

OMICIDIO BAILO, LA VERSIONE DI PASINI

Pasini, di fronte ai giudici, ha confermato la sua versione: Manuela sarebbe caduta nel culmine di una lite e avrebbe battuto la testa perdendo i sensi. A quel punto l’uomo l’avrebbe trascinata sanguinante nel bagno dell’abitazione della madre, senza usarle violenza e tanto meno – ha ribatito – senza tagliarle il collo con un coltello. Quindi sarebbe scattato il “panico”, con i tentativi conseguenti di depistaggio. Per questo la difesa ha chiesto di riqualificare il delitto come preterintenzionale e di concedere al 47enne i domiciliari nell’abitazione di un cugino.

OMICIDIO BAILO, LA VERSIONE DELL’ACCUSA

La versione della pubblica accusa, come noto, è ben diversa. Pasini avrebbe prima tramortito la sua giovane amante e poi l’avrebbe sgozzata con un oggetto appuntito. Lo proverebbero la mancanza di tracce di sangue sulle scale e il referto del medico legale che ha analizzato il cadavere. Ma non solo: il pm ha riferito in aula di avere anche altri elementi a carico del 47enne di Ospitaletto. Mentre il movente andrebbe ricercato nella doppia vita dell’uomo, non certo nella banale lite per un tatuaggio.

SI ATTENDONO I GIUDICI E L’ESITO DELL’AUTOPSIA

Ora si attende la decisione dei giudici sulla scarcerazione. Ma anche l’esito finale dell’autopsia con l’analisi dei vetrini, che potrebbero dire se il taglio riscontrato sul corpo della giovane vittima è successivo o precedente alla morte. Nel frattempo i Ris sono ancora al lavoro su altri oggetti sequestrati nelle case di Ospitaletto (quella della madre di Pasini) e quella coniugale) e sulle auto di alcuni parenti dell’uomo.

Come è morta Manuela Bailo? Qui la ricostruzione del delitto e dei giorni successivi

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