“Sono stata picchiata e rapinata”, ma era solo caduta: 60enne denunciata

La donna ha giustificato tale comportamento per lo stato confusionale in cui si sarebbe trovata a causa del colpo alla testa subìto

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Polizia
Polizia, foto generica

Il  Commissariato di Pubblica Sicurezza di Desenzano del Garda ha indagato in stato di libertà una 60enne residente a Desenzano del Garda per i reati di simulazione di reato e procurato allarme.

La vicenda ha avuto inizio una sera della scorsa settimana, quando la donna ha segnalato ad una volante di essere stata poco prima vittima di una violenta aggressione avvenuta in via Cavour ad opera di un giovane, che dopo averla afferrata per il cappuccio del cappotto l’avrebbe spinta violentemente contro la recinzione di un’abitazione asportandole il cellulare contenuto nella borsa. La donna è stat immediatamente soccorsa e trasportata al Pronto soccorso del locale ospedale per le cure del caso, dove le è stata riscontrata una ferita lacero contusa alla fronte giudicata guaribile in sette giorni.

Il giorno successivo la donna ha presentato una circostanziata denuncia, nella quale ha confermato quanto dichiarato nella prima segnalazione. Ma le indagini – con l’analisi delle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza della zona – ha permesso di risscontrare evidenti incongruenze nelle dichiarazioni rese dalla denunciante relative alla ricostruzione dell’accaduto.

La presunta vittima, quindi – messa di fronte a tali evidenze – ha ammesso di aver mentito in merito all’aggressione subita riferendo invece di essersi ferita accidentalmente inciampando sul marciapiede e finendo rovinosamente contro una cancellata. La donna ha giustificato tale comportamento per lo stato confusionale in cui si sarebbe trovata a causa del colpo alla testa subìto. Le sue scuse, però, non sono bastate ad evitarle qualche grana: la 60enne è stata indagata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Brescia.

 

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