Picchiò e seppellì la sua cagnolina ancora viva: condannato 85enne

Secondo la ricostruzione, l'uomo aveva colpito l'animale - malato di tumore - con un badile e l'aveva sotterrata. Ma il setter, ripresi i sensi, era riuscito a sbucare dal terreno

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Un 85enne di Zanica, in provincia di Bergamo, è stato condannato a otto mesi di carcere (con la condizionale) e a pagare le spese legali alle cinque associazioni animaliste che si sono costituite contro di lui. L’accusa rivolta all’uomo, e confermata dai giudici, era quella di aver picchiato e seppellito ancora viva – con l’aiuto di un amico – la sua cagnolina di 11 anni.

I fatti risalgono allo scorso anno. Secondo la ricostruzione, l’uomo aveva colpito l’animale – malato di tumore – con un badile e l’aveva sotterrata. Ma il setter, ripresi i sensi, era riuscito a sbucare dal terreno: a salvarlo era stato un passante, che aveva immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Il cane era comunque morto una settimana dopo a causa dei traumi riportati, mentre per l’uomo si era aperto – lo scorso dicembre – il processo. Rifiutata la richiesta di patteggiamento, per l’85enne nelle scorse ore è arrivata la condanna.

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