Immigrati discriminati, confermate le condanne per Rovato e Pontoglio

Secondo quanto denunciato dalla Cgil, dall'Asgi e da alcune associazioni, infatti, i due Comuni avevano aumentato a dismisura le richieste economiche per il certificato di idoneità alloggiativa

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Immigrati e profughi a Brescia, foto generica
Immigrati, foto generica

La Corte d’Appello di Brescia ha confermato la sentenza del primo grado, condannando le amministrazioni comunali di Rovato e Pontoglio per discriminazione indiretta contro gli stranieri.

Secondo quanto denunciato dalla Cgil, dall’Asgi e da alcune associazioni, infatti, i due Comuni avevano aumentato a dismisura le richieste economiche per il certificato di idoneità alloggiativa, indispensabile per le richieste di ricongiungimento degli stranieri. Per Rovato l’incremento era stato addirittura dell 624 per cento, mentre Pontoglio era arrivato al 212 per cento. Rincari teoricamente rivolti a tutti i cittadini, ma sostanzialmente – almeno stando a quando deciso dai giudici – rivolti quasi esclusivamente agli stranieri.

I due municipi erano stati condannati già nel 2016, con l’ordine di ripristinare gli importi precedenti e restituire agli stranieri quanto già pagato. Dopo il ricorso, in appello la sentenza è stata confermata e a carico delle amministrazioni sono state anche poste le spese legali.

 

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