Sarebbe potuta finire peggio ieri mattina, a Marone nelle acque del lago d’Iseo, per alcuni sub che stavano per compiere un’immersione.
Il gruppo stava per iniziare la propria discesa nelle acque del Sebino quando ha notato due reti piene di pesci bloccati ad una profondità di circa 20 metri. I cinque sommozzatori hanno quindi deciso di segnalare il tutto ai Carabinieri, delimitando la zona con delle boe.
Non è la prima volta che accade una scoperta del genere, segno che la pesca di frodo è un fenomeno sempre presente. Ma, al gruppo di subacquei, sarebbe sicuramente potuta andare peggio perché sarebbero potuti rimanere incastrati anche loro nella rete.