Qualcuno potrebbe gridare al miracolo, ma la sensazione è che la spiegazione di quanto accaduto sia molto più semplice. In attesa che chi di dovere faccia chiarezza, per un 48enne priginario dell’Ovest Lombardia, ma residente da tempo a Rezzato, si sono aperte le porte del carcere.
A riportare la notizia, poi ripresa da diverse fonti, è stato il quotidiano Bresciaoggi. L’uomo, a quanto si apprende, doveva scontare ben 12 anni di carcere (per un cumulo di pena tra diversi reati). Per questo – con il permesso di uscire qualche ora al giorno – si trovava agli arresti domiciliari, concessi come alternativa al carcere anche per i seri problemi alla vista da cui pare fosse afflitto.
Peccato che, martedì pomeriggio, il detenuto sia stato beccato dai vigili alla guida di una Lancia Y nuova di zecca rubata da pochi minuti a San Polo a una donna che stava buttando la spazzatura. Pare guidasse molto bene il 48enne, nonostante i problemi e il fatto di non aver mai ottenuto la patente: alla vista dei vigili, infatti, si è dato alla fuga a tutta velocità e raggiungerlo non è stato facile.
La Polizia locale è riuscita a fermarlo solo all’altezza di Rezzato, dopo che aveva anche urtato un ciclista (per fortuna la vittima ha riportato solo ferite lievi). Ma il 48enne non si è dato per vinto nemmeno a quel punto e ha cercato di fuggire a piedi lanciandosi in un naviglio per sfuggire alla cattura.
Gli è andata male. Il malvivente è stato arrestato per il furto e per resistenza a pubblico ufficiale. Ora si trova in carcere.