Si prospetta un intenso fine settimana di mobilitazione per le organizzazioni agricole di Confagricoltura e Unione Provinciale Agricoltori che si stanno preparando a far sentire la propria voce contro il decreto sulle quote-latte del ministro dell’Agricoltura Zaia.
Si parte venerdì con il ritrovo dei trattori presso la Fiera di Brescia e l’allestimento della Festa della solidarietà dell’agricoltura: una tre-giorni dedicata all’informazione sul decreto legge contestato durante la quale interverranno amministratori e tecnici.
Lunedì mattina tutti i trattori radunati partiranno alle ore 5 alla volta di Arcore (residenza del premier) e Gemonio in provincia di Varese (residenza di Bossi, ministro delle Riforme): lungo il cammino incontreranno gli altri agricoltori della regione e il serpentone si ingrosserà sempre più.
Gli allevatori contestano il decreto-Zaia: troppo morbido contro chi ha sforato per anni le quote latte da mungere accumulando milioni di euro di multe e penalizzante per chi ha rispettato le regole.
Gruppo Di Pietro Italia dei Valori
“ZAIA LAVORA CONTRO AGRICOLTORI E ALLEVATORI. PIENA SOLIDARIETÀ ALLA MANIFESTAZIONE DI CONFAGRICOLTURA”
Il ”Gruppo Di Pietro Italia dei Valori” del Comune di Brescia condivide la solidarietà alla manifestazione nazionale organizzata da Confagricoltura ed è vicina ai manifestanti.
“Piena e convinta solidarietà alla manifestazione nazionale, con più di 1000 trattori, organizzata da
Confagricoltura questa mattina in Lombardia contro il decreto del Ministro dell’Agricoltura Zaia – dichiara l’On.Sergio Piffari, deputato lombardo di Italia dei Valori e segretario regionale di IdV-. Questo decreto è un ulteriore condono per pochi furbi che hanno causato danni per quasi 3 miliardi di euro all’agricoltura italiana, danneggiando migliaia di piccoli agricoltori”.
“Quasi 30000 agricoltori hanno fatto sacrifici per rispettare le leggi – continua Piffari – e in questo
momento vengono gabbati dal ministro leghista perché la Comunità Europea sta assegnando a tutti gli agricoltori italiani (compresi i furbetti) un ulteriore 5% di quote latte. Di fatto, con questo decreto, viene ancora una volta e ‘in via esclusiva’ riassegnato ai furbetti l’incremento previsto dalla Comunità Europea”.
“Non dimentichiamo che tutte le Regioni hanno già dichiarato la loro contrarietà al decreto.
I furbetti, in passato, hanno guadagnato facendo dumping fiscale, scavalcando le Regioni stesse, mai coinvolte nelle modalità di ripartizione delle quote. L’Italia dei Valori – conclude Piffari – farà la sua parte per correggere questo ulteriore torto ai danni degli allevatori italiani”.
Consigliere
Francesco Patitucci