Dopo cinque anni d’inattività ha riaperto nei giorni scorsi lo storico hotel “Il gambero” di Salò.
Meravigliosa la location di piazza Carmine, a pochi passi dal lago e dal Duomo, dove un tempo si trovava la vecchia fermata del tram. Proprio dal tram scendevano i clienti che nel ristorante chiedevano di assaggiare i gamberi, pescati al momento.
A gestire la struttura ricettiva è stato chiamato Fabio Tabarelli, “vecchio” leone della ristorazione bresciana, nato nell’albergo di famiglia nella stessa Salò, a pochi metri dal Gambero. Tabarelli è persona vera, sanguigna, e la struttura che gestisce ha preso da lui: ambiente piacevole, elegante ma non formale, atmosfera di un tempo ormai passato, personale cordiale e amichevole. E cucina prelibata, va da sè.
«La volontà di far rinascere questo storico hotel viene dall’idea di due amici fraterni e dal sogno di una vita; – racconta Tabarelli – per me non è un semplice investimento (inutile dire che sarebbe stato più remunerativo trasformare tutto in appartamenti vista lago…), ma è il desiderio di perpretrare una tradizione, proponendo lo stile della vecchia hotellerie, che prevede che accanto al servizio di pernottamento si offra anche una trattoria con piatti genuini del territorio e uno spaccio dei prodotti della nostra cucina, tutti rigorosamente preparati internamente o da aziende agricole biologiche con produzione, trasformazione e lavorazione propria, sullo stile francese o toscano.» Già, la struttura non comprende solo un hotel. All’interno si trova anche la Trattoria San Giovanni, affidata alle cure del giovanissimo chef di Botticino Federico Martinelli e al sommelier Mario Felter. Cucina tipica bresciana, di terra e di lago, e vini d’eccellenza; selezione di portate che variano ogni giorno e prezzi imbarazzanti se paragonati all’altissima qualità offerta (una media di 25/30 euro a persona, davvero poco rispetto alle cifre solite). E poi la pasticceria. Accessibile anche dal vicolo retrostante all’albergo, con ingresso indipendente. Dolci e impasti prodotti quotidianamente nel laboratorio che si affaccia direttamente sulla sala. I pasticceri di casa sono Cesare Veronesi e Nicola Silvestri. Il dolce di punta del locale è il bossolà; tanti prodotti (cantucci, brutti ma buoni, biscotto bresciano, ossa da mordere e lo stesso bossolà) sono messi in vendita in confezioni marchiate “Il gambero”, assieme a vino, olio e composte attentamente selezionate.
Per comprendere la filosofia dell’albergo 4 stelle è utile osservare il tariffario: il costo del pernottamento non varia in base alla stagionalità, perchè la qualità del servizio rimane invariata indipendentemente dalla temperatura.
a.c.