Cogeme/Lgh e A2A sono complementari

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Ho sempre pensato ad ASM come ad un patrimonio preziosissimo di tutti i bresciani, anche di coloro che non risiedono in città.

Si è colto piuttosto chiaramente in questi mesi che la fusione con AEM Milano e la nascita di A2A abbiano creato a Brescia la sensazione di una perdita, che diffuso rabbia e disorientamento.

Le parole del vicesindaco Rolfi dimostrano come si possa davvero aprire una fase nuova nei rapporti tra A2A e Cogeme/LGH.

Se invece di continuare a concentrarsi sulle regole di governo di A2A o sui luoghi di residenza dei più importanti amministratori della principale utility italiana, ci si impegnasse a fondo per disegnare una nuova e avvincente politica ambientale, un moderno piano energetico e il futuro del servizio

idrico integrato a Brescia, allora non sarebbe difficile immaginare che A2A e Cogeme/LGH possano essere protagoniste, insieme, di una grande stagione di progetti e investimenti.

Gli interventi di Fabrizio Scuri e Giuliano Zuccoli di pochi giorni fa in Università Cattolica hanno evidenziato una interessante complementarietà tra le due multi utilities lombarde.

Immagino quindi le nostri differenti mission non come un fattore limitativo della possibilità di collaborazione tra noi, bensì come una condizione di aiuto alla predisposizione e poi realizzazione di grandi e condivisi progetti per Brescia.

Come immaginare la filiera dei rifiuti (dalla raccolta allo smaltimento); quali impianti di produzione di energia costruire per coniugare sostenibilità ambientale ed economicità; come sostenere la mole di investimenti previsti nel piano d’ambito del servizio idrico integrato; come evitare, insieme, che il processo di liberalizzazione in corso dei servizi pubblici locali si traduca semplicemente in un deperimento grave della qualità dei servizi ai cittadini e in una minaccia pesante ai diritti dei lavoratori del settore: è questo il terreno dove immaginare un confronto e una futura collaborazione.

Insomma, se qualcuno ci invitasse a un tavolo a discutere di scelte concrete e significative per rafforzare il sistema Brescia e difendere, coi fatti quindi, quella brescianità, invocata spesso senza idee, ci troverebbe senz’altro disponibili: a Brescia, con i bresciani e per i bresciani.

* Presidente di Cogeme Spa 

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1 COMMENT

  1. Mi domando come siano compatibili due progetti di cui uno procede per incorporazione e l\’altro per aggregazione territoriale: si tratta di due modelli distinti e dunque alla lunga uno dovrà affermarsi. L\’unica alternativa è quella di cui parla il dott. Delbarba, cioè avviare collaborazioni. E sarebbe già una buona notizia.

  2. A2A e Cogeme/Lgh non possono sopravvivere al mercato come lo vuole l\’europa e non possono ridiventare società pubbliche senza fine di lucro perchè i loro manager non avrebbero alcun vantaggio. E siccome sono loro, i manager, a menar le danze perchè mantengono i comuni clienti/soci a fior di dividendi derivanti da tariffe alte, dall\’utilizzo di smobilizzazioni, da riserve straordinarie, cercheranno di avere un ambiente con un pò di concorrenza e molto populismo legaiolo tipo l\’acqua è pubblica però la gestione con la multyutility ect….
    Come uscirne veramente nell\’interesse dei cittadini e non di pochi manager strapagati immeritatamente?
    La risposta è semplice perchè l\’ha già data l\’europa: le reti devono essere pubbliche e i prodotti/servizi in competizione e questo vale per l\’energia, i rifiuti, la mobilità e per l\’acqua salvo la volontà dei cittadini di gestirla con società pubblica. La concorrenza è la regola e il monopolio l\’eccezione.

  3. Mi domando che fine farà Lgh in un contesto italiano dove perfino quelli grandi, come A2A, sono troppo piccoli per il libro mercato.

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