Mille Miglia, Casali rassicura le hostess: se non avranno gli arretrati da chi doveva pagarle provvedemo noi

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Mille Miglia Brescia
Mille Miglia piazza Loggia a Brescia

“La Freccia Rossa è un patrimonio per Brescia e per l’Italia. Certi malintesi non fanno bene a nessuno e avremmo preferito essere informati dei problemi in modo da poterli risolvere per tempo. Comunque lo faremo ora e se hostess e steward non riceveranno gli arretrati da chi doveva pagarli lo faremo direttamente noi”. A dirlo è il patron della Mille Miglia Alessandro Casali che – intervistato telefonicamente da Bsnews.it – risponde così alla lettera di alcuni lavoranti che aspettano ancora (da un’agenzia esterna) parte dei pagamenti per la scorsa edizione della kermesse. Casali, quindi, sottolinea che “noi il servizio all’agenzia l’abbiamo pagato” e che nel frattempo l’organizzazione ha deciso di cambiare agenzia affidandosi a una società bresciana.

Ecco il testo della missiva, inviata da hostess e steward anche alla nostra redazione

 

 

 

Egregio Presidente della Repubblica

 

Egregio Presidente del Senato

 

Egregio Presidente della Camera

 

Egregio Signor Sindaco del Comune di Brescia

 

Siamo alcuni ragazzi, per lo più studenti, che hanno lavorato come stewards e hostess alla Mille Miglia, edizione 2010, per poter guadagnare qualche euro e pesare meno sulle famiglie, che ad oggi ancora non hanno ricevuto il pattuito compenso, nonostante le rassicurazioni avute a novembre 2010 dopo una nostra lettera al quotidiano Giornale di Brescia.

Oggi sul Giornale di Brescia viene data con grande enfasi la notizia della presentazione dell’edizione 2011 avvenuta in Campidoglio, e spicca la proposta per proporre ufficialmente la candidatura dell’evento all’Unesco;emergono tra l’altro le Vostre bellissime dichiarazioni che esaltano la manifestazione “Freccia rossa creatività ed eccellenza Italiana”. Sempre la stampa odierna informa che alla presentazione in Campidoglio della Mille Miglia era presente anche la bellissima madrina Madalina Ghena, con foto e gambe bene in vista, la quale dichiara “un auto del 40 adatta al mio look”: alla signora, siamo certi, verrà riconosciuto un “cachet” verosimilmente superiore a quanto dovuto (da un anno) a noi tutti.

 

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