Non un servizio facoltativo, erogabile a piacimento, o in base alle disponibilità finanziarie dell’ente, ma un dovere nei confronti dei propri cittadini. Il Tar di Brescia con una sentenza emessa qualche giorno fa ha stabilito che i comuni di Collio e Pezzaze sono obbligati a garantire per tre loro giovani cittadini disabili il trasporto da casa fino a scuola, e in più l’assistenza tramite insegnante di sostegno. Ne da conto Bresciaoggi in edicola stamane.
A scatenare l’indignazione delle tre famiglie direttamente coinvolte è stata, alcuni mesi fa, durante l’anno scolastico, la decisione dei due comuni valtriumplini di sospendere i servizi per i disabili. La motivazione? Sempre quella, la penuria di risorse, la difficoltà a far quadrare il bilancio dell’ente. Motivazioni importanti e veritiere, soprattutto, ma che di fronte al diritto di frequentare la scuola per i tre disabili appaiono sterili.
Le tre famiglie coinvolte su consiglio dell’Anffas hanno chiesto l’intervento del tribunale amministrativo, che nei giorni scorsi ha dato loro ragione, obbligando i comuni a risarcire i genitori per i viaggi effettuati in assenza del pulmino e a ripristinare l’assistente ad personam. Ma non solo: il Tar ha stabilito che i comuni devono solo organizzare il trasporto degli studenti, i cui costi spettano alla provincia. Un precedente che aprirà una nuova via per i comuni in difficoltà ad erogare i servizidi trasporto ai propri disabili?
a.c.