Portare un monologo teatrale a 1500 metri di quota, ai piedi dei ruderi di una diga, con un pubblico che si stima possa essere superiore alle 3 mila persone non è cosa da poco. Né a livello organizzativo né tantomeno a livello di risorse economiche. Un piccolo, grande miracolo che però è stato possibile per la Val di Scalve, grazie ad una grande coesione amministrativa e di intenti. L’idea di proporre il monologo in quota è venuta alla cooperativa sociale camuna il leggio spin off nel 2007 della cooperativa sociale CSC, sponsor della prima di “Gleno, 1 dicembre 1923” svoltasi in occasione dell’87° anniversario del disastro a Boario Terme. A ruota è seguito un ampio coinvolgimento del territorio, a partire dai quattro comuni che furono teatro della tragedia (Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore di Scalve) alla Comunità montana che li riunisce, agli enti superiori (Provincia di Bergamo e Regione Lombardia) fino ad arrivare al Bim dell’Oglio, alla Fondazione della Comunità Bergamasca ONLUS e a Enel Green Power. Il tutto con l’appoggio di molte realtà economiche del territorio che hanno permesso di fare fronte alle ingenti spese logistiche necessarie per promuovere, organizzare e gestire l’evento in quota. Uno spirito comune ha animato tutti gli enti promotori: il desiderio di organizzare un evento emblematico e unico per l’annata che possa far parlare della Val di Scalve facendo leva su un evento triste della sua storia, ma rimarcando anche le possibilità oggi offerte da un territorio turistico accogliente e pieno di risorse. Grande coinvolgimento è in atto anche nella società civile del territorio: sono decine i gruppi e le realtà associative che stanno lavorando per assicurare una buona riuscita dell’evento e per curare l’accoglienza delle migliaia di persone previste per la mattinata del 6 agosto. Facendo leva su gruppi escursionistici e associazioni legate al mondo montano, sono previste diverse comitive organizzate che utilizzeranno questo evento anche come occasione per una escursione a scopo non soltanto naturalistico ma anche storico e culturale. A tirare le fila del pool organizzativo è quindi la cooperativa sociale e culturale il leggio coadiuvata dall’agenzia bresciana Ellisse e dall’associazione culturale Violet Moon.
“GLENO, 1 DICEMBRE 1923”
Piana del Gleno, 1500 mslm, 6 agosto 2011 ore 9:30.
88 anni dopo rivive il dramma della diga che cancellò Val di Scalve e Valle Camonica