(a.c.) Una sorta di scatola nera declinata al femminile, e per questo chiamata "scatola rosa". La Commissione comunale per le pari opportunità, l’Assessorato alla sicurezza e al traffico e la Fondazione Ania, che si occupa di sicurezza stradale, hanno messo in atto una sinergia ed hanno donato a 200 automobiliste bresciane il dispositivo, che verrà gratuitamente montato sulle macchine per un periodo di 3 anni.
Ieri la presidente del Consiglio comunale Simona Bordonali ha dettagliato il progetto, che coinvolgerà inizialmente il personale femminile di tre strutture ospedaliere cittadine, il Civile (80 scatole rosa), la Città di Brescia e la Polimabulanza (con 60 scatole rosa ciascuno), medici ed infermiere che lavorano su turni notturni. Il dispositivo che verrà installato sulle loro autovetture è in grado di segnalare ad una centrale operativa se l’automobile sarà coinvolta in un incidente stradale, oppure la conducente tramite n telecomando, ovviamente rosa, potrà contattare la stessa centrale in caso di pericolo (tentativi di furto, di aggressione, minacce etc.) oppure ancora in caso di guasto meccanico in orario "pericoloso". I dispositivi funzioneranno 24 ore su 24.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Paroli, che non esculde che il progetto possa in futuro essere esteso.