A dieci giorni dalla strage di San Polo, poliziotti e carabinieri sono tornati nella villetta di via Raffaello, teatro dell’eccidio che ha portatyo Mario Albanese in carcere, per gli omicidi della ex moglie, Francesca Alleruzzo, l’amico Vito Macadino, la figlia di lei Chiara Matalone e il fidanzatino Domenico Tortorici. Uccisi dalla furia assassina di Albanese, che prima ha freddato l’ex moglie e l’amico e poi si è diretto in casa dove ha sparato alla figliastra e al fidanzato, entrambi 19enni. Insieme agli agenti, nella villetta sono entrati anche il legale di Albanese, Alberto Scapaticci, e il pm Antonio Chiappani. L’obbiettivo è quello di ricostruire la dinamica con cui sono avvenuti i fatti, per questo gli agenti hanno prelevato dall’abitazione di via Raffaello cellulari, pc, agende e diari che serviranno a chiarire ulteriormente i raòpporti tra l’omicida e la sua ex moglie.