Mentre il presunto terrorista marocchino Mahamed Jarmoune, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di voler organizzare un attentato alla sinagoga di Milano, rimane in camera di isolamento nel carcere di Canton Mombello gli inquirenti stanno mettendo al setaccio il suo pc portatile. E da ciò che hanno potuto verificare fino ad oggi, l’intento terrorista del ventenne marocchino era in fase di perfezionamento. Gli inquirenti hanno scoperto che il giovane aveva già visitato la sinagoga di via Guastalla utilizzando Google Map e cerchiando i possibili ostacoli, come il pilomat per l’accesso all’area residenti, la viabilità, i parcheggi e le zone pedonali, oltre alla telecamera di sorveglianza. Per fortuna le visite sul web, ancorchè cancellate, non si cancellano mai del tutto e lasciano tracce indelebili. Tracce che aiuteranno gli inquirenti a ricostruire i fatti e ad inchiodare gli eventuali responsabili.