La Festa della Repubblica 2012 è stata preceduta da polemiche sulle modalità di celebrazione, con diversi appelli affinché le risorse fossero interamente destinate ai terremotati emiliani.
A questo proposito le Acli bresciane – con una nota inviata oggi ai giornali – ribadiscono la necessità di vivere la festa della Repubblica “come festa di tutta la comunità nazionale, coinvolgendo particolarmente coloro che ad essa prestano servizio: non solo le Forze Armate dunque, ma anche – come ci ricorda l’articolo 54 della Costituzione – tutti “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche” e che ‘hanno il dovere di apempierle con disciplina ed onore’: tra di essi annoveriamo i tanti giovani che prestano un anno di servizio civile.
“Ogni società e ogni comunità – si legge ancora – hanno bisogno di riti e di momenti di celebrazione, anche per riscoprire la propria identità e la propria appartenenza. La ricostruzione del Paese chiede proprio questo: un forte senso di appartenenza alla comunità nazionale, che oggi deve riscoprire le sue basi in un sentimento di solidarietà e coesione sociale. A maggior ragione in questi giorni in cui siamo tutti chiamati a dare risposta al dramma del terremoto in Emilia”.