ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
A partire dal 2011, il sottoscritto, in qualità di Presidente della Provincia di Brescia, ha effettuato una serie di incontri e riunioni con la Provincia Autonoma di Trento, per siglare un Accordo di Programma per la realizzazione del 1° lotto della variante alla S.P. BS 237 tra Vestone e Idro, al fine di poter appaltare i lavori entro il 2013, atto conclusivo di una serie di confronti tecnici avviati negli anni precedenti. A seguito di tali incontri con il Presidente della Provincia Autonoma, Dr. Lorenzo Dellai, era scaturita la volontà di entrambe le Province di giungere ad un formulazione condivisa dellAccordo di Programma per la realizzazione dellopera di cui sopra. Alla base di questo Accordo vi era la condizione di ottenere il cofinanziamento di almeno il 50% dellopera relativa al lotto Vestone/Idro da parte di Regione Lombardia. Infatti il sottoscritto, insieme allAssessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia Mariateresa Vivaldini, aveva provveduto a occuparsi del cofinanziamento da parte di Regione Lombardia della suddetta opera; dagli incontri con lallora Assessore Regionale alle Infrastrutture, Raffaelle Cattaneo, era scaturita la disponibilità al cofinanziamento da parte di Regione Lombardia, formalizzato in unapposita scheda del Bilancio di Previsione. Sembrava di aver brillantemente e velocemente superato quello che pareva essere lostacolo maggiore, ovvero ottenere le risorse da parte di una Regione a statuto ordinario. Le complicazioni sono intervenute invece successivamente da parte di un Provincia Autonoma che, come noto, può trattenere sul territorio molte risorse e che quindi ha sicuramente meno problemi finanziari. LAssessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia aveva dunque provveduto in data 10 agosto 2012 ad inviare al Presidente Dellai lo schema di Accordo di Programma finalizzato a disciplinare il cofinanziamento per la realizzazione del 1° lotto dellintervento di realizzazione della variante alla S.P. BS 237 tra Vestone e Idro, dellimporto presuntivo di 55 milioni, senza, però, aver ricevuto, ad oggi, alcuna risposta, nonostante le continue sollecitazioni dei nostri uffici e nonostante io stesso abbia più volte contattato personalmente il Presidente Dellai prima e il Presidente facente funzione Pacher poi (succeduto a Dellai in virtù dellelezione dello stesso a Deputato della Repubblica). Sottolineo che limportanza dellinvestimento aveva portato ad ipotizzare la suddivisione dellintervento in due lotti funzionali, dei quali quello ritenuto prioritario riguarda la tratta Vestone/Idro, che risolverebbe la principale criticità del tracciato storico costituita dalla strozzatura della piattaforma nel centro abitato di Lavenone. La Provincia di Brescia, nel richiamato schema di Accordo di Programma, si impegnava a progettare, appaltare e realizzare lintervento e la Provincia Autonoma di Trento a cofinanziare la restante quota del 50% delle opere del I° lotto della variante, nonché quelle dello svincolo realizzato dalla Provincia di Brescia in località SantAntonio di Anfo, per un importo stimato complessivo di 28.575.000,00, importo erogabile dalla Provincia Autonoma di Trento per tranche nel periodo 2013 2016. Nonostante limportanza fondamentale dellopera per i nostri territori, lacquisizione del pieno mandato da Regione Lombardia, limpegno della nostra Provincia alla progettazione e realizzazione dellintervento e i numerosi solleciti, non ho ancora ricevuto alcuna risposta da parte della Provincia Autonoma di Trento riguardo la firma dellAccordo di Programma. Riepilogando la cronologia della questione, segnalo: – 1° incontro con Presidente Dellai in data 29/07/2011; – 1° incontro con Assessore Regionale Cattaneo in data 23/09/2011; – 2° incontro con Presidente Dellai in data 06/07/2012; – 2° incontro con Assessore Regionale Cattaneo in data 09/07/2012; – invio schema Accordo di Programma alla Provincia Autonoma di Trento in data 10/08/2012; – invio nota di sollecito di consenso al Presidente Dellai in data 21/12/2012; il tutto inframmezzato da molte decine di telefonate di sollecito. Ritengo in tutta franchezza che il tempo trascorso sia più che sufficiente a consentire alla Provincia di Trento di valutare le questioni anche di ordine economico sottese allintervento. Non riesco peraltro a spiegarmi il perché di un silenzio tanto assordante. Mi auguro che questa missiva serva a sensibilizzare il Presidente Pacher sullimportanza dellintervento, fondamentale e non più procrastinabile per i territori di entrambe le Province.
ABOLIRE LE PROVINCE AUTONOME, INDIPENDENZA PER TUTTI