In merito alla manifestazione del Pdl di sabato 11 maggio, la Questura rende noto che una ventina di appartenenti alla locale area antagonista si è resa protagonista di diversi tentativi di accesso alla Piazza Duomo dalle vie limitrofe con l’intento di contestare la manifestazione, senza tuttavia riuscirvi grazie al continuo controllo assicurato dal dispositivo di ordine pubblico che doveva far ricorso, in una occasione, ad un’azione dissuasiva con l’impiego della forza. Tra questi diversi sono stati identificati grazie ai preliminari accertamenti della Digos ed è in corso attività investigativa per giungere ad ulteriori individuazioni.
La manifestazione ha visto anche la presenza di attivisti ed esponenti appartenenti a schieramenti politici di opposizione che hanno posto in essere una contestazione verbale, occupando una porzione del fondo della piazza al margine di militanti del PdL ed a famiglie con bambini simpatizzanti e non. Ciò ha imposto alle Forze dell’Ordine di adottare non altra azione se non quella di creare un cordone di separazione onde non determinare gravi ripercussioni sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica nonché sulla stessa incolumità delle persone.
Attivisti ed esponenti appartenenti a schieramenti politici di opposizione che hanno posto in essere una contestazione verbale: così dice la Digos. Attenzione da qui in avanti ad attribuire arbitrariamente qualsiasi atto invece di violenza a singole sigle o militanti delle stesse, tali o presunti tali.
Ma se la sinistra antagonista è stata tenuta fuori dalla piazza dalle forze dell’ordine, chi erano i contestatori che erano all’interno della piazza e che superavano sia per numero che per urla i sostenitori di Berlusconi?