Si chiamava Fabio, aveva 53 anni e gestiva un negozio in via Malta. E’ lui l’imprenditore bresciano trovato morto ieri al Parco Ducos Due. L’ipotesi più accreditata è che si tratti di suicidio: pare che l’imprenditore fosse dal qualche tempo in difficoltà economiche e in ritardo con i pagamenti. Sul suo profilo facebook, alla voce professione si legge: “imprenditore semifallito”, un’amara ironia che si è trasformata in un gesto disperato. L’uomo, dopo aver lasciato un biglietto a casa per moglie e i due figli ventenni, ha raggiunto il parco. L’ipotesi è che si sia gettato nel laghetto, anche se la polizia sta cercando di capire come abbia fatto il commerciante a morire in uno specchio d’acqua così poco profondo.
A trovarlo un ragazzo che faceva jogging e che ha visto un corpo affiorare dal pelo dell’acqua del laghetto. Ha chiamato i soccorsi ma i medici, gli infermieri del 118 e i Vigili del Fuoco non hanno potuto fare nulla. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica che ha disposto l’autopsia.
MENTRE AL GOVERNO LA GENTE GIOCA A ROMBALZINO LA GENTE SOFFRE E SUCCEDONO QUESTE COSE. CHE VERGOGNA
Queste storie sono il simbolo della distanza tra mondo reale e politica. C’è chi fa cadere un governo per salvarsi la pelle e chi invece raschia in fondo al barile per salvare un’attività. e’uno scempio della dignità
carlos devi essere schizzofrenico…..
Avrà di certo sbagliato ma purtroppo la realtà delle piccole imprese commerciali è purtroppo questa!!!
…e il brutto è che nessuno se ne accorge perché noi imprenditori abbiamo una dignità.
Condoglian ze alla famiglia.
Terrificante. Conoscendo la persona, la sua vita, gli affetti, il rigore morale, mi chiedo davvero cosa stia succedendo mentre in Parlamento si celebrano proprio oggi riti che sono distanti anni luce rispetto alla sofferenza di persone, famiglie, imprese. Attenzione, la tensione e il disagio stanno montando nel Paese molto più di quanto siano realmente percepite.