Sperimentazione animale, Parolini (Ncd): no all’accanimento, sì alla ricerca

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“Dobbiamo recepire al più presto la direttiva europea sulla sperimentazione animale senza inasprirne i divieti ma accogliendo lo spirito e i contenuti che effettivamente veicola. Diversamente si rischia di bloccare la ricerca sulla salute umana che da anni sta dando risultati eccellenti”.

È quanto ha chiesto Mauro Parolini, capogruppo del Nuovo Centrodestra in Consiglio regionale, in una  mozione di cui è primo firmatario insieme ad altri colleghi di partito. Il testo, approvato oggi in aula, chiarisce che il decreto legislativo del governo, con cui si recepisce la direttiva europea sulla sperimentazione animale, oggi all’esame del Parlamento, dispone “limitazioni eccessivamente restrittive rispetto alla stessa Direttiva europea. Se non vi fossero modifiche – precisa Parolini – potremmo incorrere in gravi danni per l’economia e la salute pubblica nel nostro Paese”.

“Nessuno di noi vuole accanirsi contro gli animali – chiarisce il capogruppo del NCD – e siamo tutti d’accordo nel favorire il benessere animale e il ricorso alle pratiche alternative. Tuttavia, il mondo della ricerca in Italia ha sollevato un grido unanime d’allarme: il decreto in discussione potrebbe compromettere non solo la ricerca di base, ma anche quella biomedica, lo sviluppo di terapie antitumorali, lo sviluppo di farmaci contro la sindrome di astinenza neonatale e lo studio di tutta un’altra vasta gamma di cure fondamentali per la salute umana”.

Tra l’altro, il ritardo nel recepimento della direttiva europea sulla sperimentazione animale è costato all’Italia una denuncia alla Corte di Giustizia da parte della Commissione europea. “Con questa mozione – conclude Parolini – chiediamo al presidente Maroni e alla Giunta di dare un segnale forte al Governo, affinché il decreto legislativo trovi, in tempi brevissimi, una formulazione più equilibrata e sempre più attenta alla ricerca di soluzioni avanzate per la cura delle malattie delle persone”.

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