Disoccupato da 5 anni e alle spalle una famiglia di tre figli: è stata la disperazione a portare G.G., 40enne di Travagliato a rapinare un distributore in paese. Con la pistola alla mano e il volto coperto, lunedì scorso intorno alle 17, si è avvicinato a Miriam Venturi, dipendente del distributore-autolavaggio Tamoil di via Orzinuovi. Lei è riuscita a chiamare aiuto ed è accorso il titolare Pierluigi Calegari, che ha rincorso il rapinatore, fuggito con 1000 euro di incassi trovati nel marsupio di Miriam, e lo ha bloccato.
La sorpresa è stato togliergli il cappuccio e scoprire che era un concittadino. "Mi dispiace moltissimo di averlo dovuto denunciare. – racconta il titolare al Bresciaoggi – Ma non poteva chiedermi aiuto invece di cercare di rapinarmi? Perché non ha chiesto aiuto al Comune?».
G.G., incensurato, ha commesso un gesto folle, disperato: i carabinieri di Travagliato hanno recuperato l’arma che era una pistola-giocattolo e lo hanno. Ora si trova a Canton Mombello e rischia l’incriminazione per rapina aggravata.
Ci fosse in Italia un governo serio ed uno stato sociale efficiente tragedie come questa non dovrebbero accadere. Invece i politici stanno discutendo del sesso degli angeli 8 o di lana caprina….).
una famiglia distrutta, per povertà. che storia triste
è stato uno sbaglio, certo va punito, ma non alla stregua di criminali incalliti
TANTE GENTE NON CE LA FA AD ARRIVARE A FINE MESE. EPPURE NON RUBA: SE SBAGLI PAGHI
Avrà agito perché fa parte della cultura del suo paese o perché é povero e disperato?