Assalto ai pronto soccorso bresciani, su mezzo milione di ingressi il 14% non è necessario

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Lunghe attese ai pronto soccorsi bresciani. Una delle cause è, secondo Carlo Concorreggi, responsabile dell’osservazione breve intensiva all’ospedale Civile, l’elevato numero di casi da codice bianco dove non c’è nessuna urgenza, e basterebbe rivolgersi al proprio medico di base. Come riporta il Corsera, nel 2013 sono stati oltre 72mila gli accessi in codice bianco, il 14 percento, su un totale di mezzo milione di ingressi.

Secondo Alberto Arrighini, responsabile del pronto soccorso pediatrico al Civile, molti sono casi "percepiti" e i dati dimostrano che sui 36.500 accessi annui l’89 per cento viene dimesso, 1,4 per cento si allontana senza prestazioni e solo 7,7 per cento viene ricoverato. "La rete al di fuori dell’ospedale non riesce più a raccogliere tutte le richieste e soprattutto si fa fatica oggi a sopportare che il proprio figlio abbia anche solo qualche linea di febbre", dichiara Arrighini al Correre, "la missione del pronto soccorso è di essere pronto per le emergenze e il grande intasamento di certo non agevola le procedure".

La maggioranza però di coloro che si rivolgono al pronto soccorso sono comunque casi classificati come verdi, che sono stati 350mila sommando quelli negli ospedali Civile, Poliambulanza, S. Anna, Città di Brescia, San Rocco, azienda ospedaliera di Chiari e Desenzano del Garda. Le tre cliniche del gruppo San Donato e l’azienda ospedaliera di Desenzano hanno mantenuto un numero di accessi stabile, mentre il Mellino Mellini e la Poliambulanza hanno registrato un aumento. Diminuzione invece per il pronto soccorso del Civile.

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1 COMMENT

  1. togliere una piccola sommetta al medico di base per ogni codice bianco … altro che visite su appuntamento, reperibilità difficoltosa, visita domiciliare solo se insieme al parroco per l’olio santo … etc etc ….

  2. Le visite su appuntamento sono un servizio reso ai pazienti, i quali possono comunque andare negli studi senza appuntamento per le necessita’ urgenti. in caso di impossibilita’ del malato a recarsi in studio il medico assicura la visita a domicilio. Ammesso in via di pura ipotesi che il suo medico non lo faccia, cambi medico. PS. Un medico riceve 38 euro all’ anno per ogni paziente; si paga le ferie e le malattie, lo studio, L’assicurazione professionale, ecc.. poiche’ e’ un libero professionista. Lei Sto arrivando! Di cosa parla?

  3. per 4000euro netti e certificati vari esentasse dovrebbe anche pulire il giardino ai suoi pazienti … senza contare che il rischio professionale è infinitesimo rispetto agli ospedalieri che guadagnano la metá

  4. Diminuzione per il Pronto soccorso del Civile ed aumento per quello della Poliambulanza ? Dipenda anche da dove vengono ditottati i pazienti provenienti dal pronto intervento tramite le ambulanze. Competition is competition. Ma anche paraculation is paraculation (trattasi di neologismo anglosassone)…

  5. Leggo i commenti di stradivarius brixiensis e ogni volta mi stupisco di come, pur ignorando i problemi, pensi di conoscerli e pontifichi sparando castronerie. Non sa forse il nostro che i pazienti che giungono in un Pronto Soccorso "dirottati" dal 118 sono poco più del 10%? Che poco più del 2% viene inviato dal medico di famiglia e che la stragrande maggioranza degli utenti ci va per libera scelta (anche semplicemente perchè il PS si trova vicino alla propria abitazione)? Non sa e crede di sapere.

  6. Bella questa della prossimità fisica del pronto soccorso e del 10% dei dirottamenti: mi si dica la fonte, ovviamente bresciana. In attesa, e su tutto il resto, accetto qualsiasi sfida di competenza e conoscenza, anche perchè di smentite ne ho lette davvero pochine…

  7. Ci dica lei la fonte che la porta ad affermare che l’AREU indirizza le ambulanze verso la Poliambulanza piuttosto che verso il Civile per ragioni di "paraculation".

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