Si è tenuta questa mattina al Teatro Grande l’inaugurazione dell’anno accademico 2013/2014 dell’Università degli studi di Brescia.
Il rettore, Sergio Pecorelli, è salito sul palco e dopo i saluti di rito alle autorità presenti e ai delegati delle 14 università statali e non, ha iniziato la propria relazione dedicandola in particolar modo alla ricerca e alla libertà della ricerca stessa. Per farlo Pecorelli ha citato don Milani e Einaudi, ma anche la Costituzione italiana e il commissario europeo alla Salute, Tonio Borg, affermando che il valore della ricerca e la libertà collegata ad essa andrebbe messa al centro del modello di sviluppo del Paese, ovvero dell’attività di governo della politica.
bravo, rettore…la ricerca è l’unica via d’uscita per dare ancora un senso logico all’università e un’opportunità concreta a chi, una volta laureto, dovrà anche cercare un posto di lavoro
belle parole, ma ora abbiamo bisogno più di fatti che di chiacchere. Nobn che i fatti li possa fare Pecorelli, ma la politica sì, e ora è necessario che tutti si attivino, altro che colore!!!
certo, ma lo studio bisognerebbe anche sostenerlo in qualche modo, e ancor di più la ricerca. se n’è accorto il rettore che la cultura è in svenditaaa???
Come persona assolutamente stimata e rispettabile, il Prof.Pecorelli, che è anche Presidente dell’AIFA (Associazione Italiana del Farmaco) avrebbe potuto accennare, parlando di libertà legata alla ricerca, al caso Stamina non fosse altro che per delimitare i confini tra la pratica scientifica della ricerca finalizzata alla scoperta di nuove terapie ed interessi di ben altro genere.