Assemblea IPASVI: appuntamento per 8mila professionisti

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Sabato 22 marzo al Salone Conferenze della Camera di Commercio di via Einaudi, convegno  per oltre 450 partecipanti nell’ambito dell’Assemblea annuale degli iscritti all’IPASVI, l’Ordine degli Infermieri e Assistenti Sanitari della provincia di Brescia. Quest’anno il programma punta  i riflettori sulla Responsabilità professionale e sul Codice deontologico a cinque anni dall’emanazione. Una sorta di bilancio di un quinquennio, in cui le iniziative dell’Ipasvi sui temi dell’etica  e della deontologia sono state frequenti e, dallo scorso anno, itineranti nelle diverse aree della provincia.

“Non sono tuttavia le grandi questioni della bioetica, -dichiara Stefano Bazzana, presidente Ipasvi di Brescia e membro del Consiglio Nazionale- che vogliamo affrontare, bensì i piccoli e grandi conflitti etici che gli infermieri incontrano nel quotidiano lavoro di cura. Sul territorio, in corsia, a domicilio o in casa di riposo, dovunque ci siano persone da assistere. La formazione etica di coloro che lavorano accanto al malato ha l’obiettivo di permettere davvero di agire, come si dice -in scienza e coscienza- coniugando nel professionista infermiere la preparazione scientifica e tecnica con la valutazione etica”.

L’Assemblea annuale è anche l’occasione per dare il benvenuto agli oltre 200 neolaureati che vengono accolti nella Comunità professionale. Con un simbolico passaggio del testimone seguirà la cerimonia di premiazione degli iscritti all’Albo da 35 e 50 anni.

Nel corso della relazione programmatica, il presidente presenterà i numerosi progetti in corso. Dalla collaborazione con l’Associazione diabetici per l’educazione nelle scuole alla progettazione con l’Ordine dei medici di interventi formativi comuni, alla sperimentazione regionale dell’infermiere di famiglia, solo per citarne alcuni.  Continuerà anche nel 2014 la formazione in sede e la partecipazione ad iniziative con altri Collegi e istituzioni, in particolare per contrastare la disoccupazione infermieristica, vero paradosso di questi tempi di crisi, considerato l’estremo bisogno di infermieri in ogni settore.  Una recente ricerca CENSIS ha rilevato un dato che fa pensare: la spesa privata per assistenza infermieristica si aggira attorno agli 850 milioni di euro.

“In questa prospettiva –conclude Bazzana- si colloca la recente adesione al progetto “Salviamo il SSN”. Il Servizio Sanitario Nazionale, che qualcuno vorrebbe smantellare,  per gli infermieri rappresenta la più grande conquista sociale dei cittadini italiani: un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico da difendere e garantire alle future generazioni”.

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