In relazione ad una certa rappresentazione non veritiera della realtà dei fatti, l’Azienda ritiene doveroso precisare di non aver, nel modo più assoluto, assecondato il comportamento del Dott. Marino Andolina, il quale ha operato in assoluta autonomia assumendo decisioni e tenendo comportamenti dei quali l’Azienda ha stigmatizzato la mancanza di legittimazione in relazione all’incarico allo stesso conferito.
Si precisa inoltre che in presenza del provvedimento del Tribunale di Pesaro che ha esautorato l’organo ordinario dell’Azienda, cioè il Direttore Generale, sostituendolo con un suo ausiliario, l’Azienda non può fare altro, come ha già fatto e continuerà a fare, che segnalare il comportamento dell’ausiliario stesso alle competenti Autorità affinchè ne accertino la legittimità.